Per l’Olimpia Milano, dopo il flop nella semifinale scudetto, è il giorno della presentazione della nuova guida tecnica, avvenimento che segna l’inizio di una nuova era: oggi si è svolta la prima conferenza stampa del nuovo allenatore Ettore Messina.
A dir la verità non ci sarebbe nemmeno stato bisogno di una conferenza stampa di presentazione, in quanto il curriculum e palmares del coach catanese parla da se: considerato da tutti come il guru dei tecnici di pallacanestro italiani, vincitore di 27 trofei in Europa di cui 3 scudetti con la Virtus Bologna ed uno con la Benetton Treviso, 6 campionati russi, 7 Coppe italia, 2 Coppe di Russia, 4 Euroleghe e 1 Coppa delle Coppe. Ha girato l’Italia in lungo e largo allenando a Mestre, Udine, Bologna, Treviso, ha allenato in Europa approdando prima al CSKA Mosca e poi al Real Madrid, è stato per ben due volte allenatore della Nazionale,e dulcis in fundo è arrivato addirittura nel più importante campionato mondiale di basket, la NBA, prima nel ruolo di consulente ai Los Angeles Lakers (stagione 2011/12) e dal 2014 sino al mese scorso è stato assistente di Popovich ai San Antonio Spurs.
“Dopo cinque anni da assistente di Popovich volevo tornare ad allenare. Non avrei però accettato solo il ruolo di allenatore. Non mi sarebbe interessato. Allenare, scegliere e coordinare le persone mi piace. Ma sia chiaro: scelte le persone, poi mi occuperò di allenare come Popovich a San Antonio.”
Messina ha dichiarato che le caratteristiche fondamentali per poter fare un salto di qualità saranno una difesa forte, passare la palla in attacco e giocatori che si prendano le proprie responsabilità. E l’Olimpia non deve avere come unico obiettivo quello del raggiungimento dei trofei, ma deve focalizzarsi sugli atteggiamenti, sopratutto sul modo di allenarsi. Sulla rosa il pensiero del coach è in divenire, perché le componenti da analizzare sono tante, prima di tutto l’intenzione è quella di parlare faccia a faccia con ogni elemento del roster, in secondo luogo in base ai giocatori che faranno parte de progetto o meno, e in base al budget a disposizione, si potranno delineare le strategie di mercato.
Interessanti inoltre alcuni segreti carpiti a Popovich e ai San Antonio Spurs: ” Perché gli Spurs sono la miglior organizzazione sportiva del mondo da molto tempo? Perché hanno una serie di valori molto semplice, che ogni giorno le persone cercano di portare avanti: rispetto verso ogni altra componente, capacità di non prendersi troppo sul serio, disponibilità a prendersi le proprie responsabilità senza scaricarle sugli altri. Senso di equità percepita.“
Infine si è espresso con parole al miele per il proprietario Giorgio Armani, con cui ha avuto un incontro produttivo sin dall’inizio e che ha definito: “Una persona che ha a cuore questa società, che nella sua carriera ha avuto successo e che dunque vorrebbe vincere ogni partita. Ma ha anche intelligenza e lungimiranza per capire che ci vorrà del tempo“.