L'Associazione Giulia (Giornaliste Unite LIbere Autonome) presente un esposto all'ordine per quanto detto da Barbara Palombelli sui femminicidi nel corso della trasmissione Forum
Le parole di Barbara Palombelli sui femminicidi stanno provocando l’indignazione generale. GIULIA (Giornaliste Unite LIbere Autonome) ha presentato un esposto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti facendo riferimento ai principi deontologici violati dalla giornalista.
Queste le parole della Palombelli in merito al susseguirsi dei femminicidi nel corso della trasmissione Forum: ” È lecito domandarsi: questi uomini erano completamente fuori di testa, completamente obnubilati, oppure c’è stato anche un comportamento esasperante, esagerato, anche dall’altra parte? È una domanda che dobbiamo farci...”.
L’indignazione per quanto presunto dalla Palombelli, ossia che in qualche modo queste donne abbiano provocato la loro morte , è virale. Ma alcune colleghe sono passate ai fatti.
Le giornaliste di GIULIA (Giornaliste Unite LIbere Autonome), il cui intento è difendere la democrazia e la libertà di informazione, hanno presentato un esposto all’ODG per violazione del Testo Unico deontologico e del Manifesto di Venezia. Questo quello che stabilisce l’articolo 5 del Testo Unico:
Nei casi di femminicidio, violenza, molestie, discriminazioni e fatti di cronaca, che coinvolgono aspetti legati all’orientamento e all’identità sessuale, il giornalista:
a)presta attenzione a evitare stereotipi di genere, espressioni e immagini lesive della dignità della persona;
b) si attiene a un linguaggio rispettoso, corretto e consapevole. Si attiene all’essenzialità della notizia e alla continenza. Presta attenzione a non alimentare la spettacolarizzazione della violenza. Non usa espressioni, termini e immagini che sminuiscano la gravità del fatto commesso;
c)assicura, valutato l’interesse pubblico alla notizia, una narrazione rispettosa anche dei familiari delle persone coinvolte.
Il Manifesto di Venezia, di fatto, ribadisce questi stessi principi. Barbara Palombelli non avrebbe solamente utilizzato un’espressione profondamente sbagliata per “raccontare” i femminicidi, ma avrebbe violato anche due “Carte deontologiche” fondamentali nella professione.
La conduttrice con un intervento alla trasmissione ‘Quarto grado’ porge le sue scuse a tutti per quanto detto.“Chiedo scusa se non era chiaro abbastanza chiedo scusa all’azienda e a tutti coloro che hanno creduto che io fossi quella persona lì, non sono quella persona, sono sempre io“.
La Palombelli ha poi aggiunto di aver passato la vita a contrastare la violenza. Ha iniziato la carriera occupandosi del delitto del Circeo, ha adottato tre figli vittime di maltrattamenti. Sa benissimo quali sono i danni della violenza e mai si permetterebbe di svilire le vittime.