Non esistono solo le “Bandiere Blu” assegnate alle spiagge, ma anche quelle per gli approdi turistici, e per le imbarcazioni. Riconoscimento internazionale istituito nel 1987, “Anno europeo dell’Ambiente”, ogni anno è assegnato in 49 paesi, inizialmente solo europei, attualmente anche extra-europei, con il supporto e la partecipazione di due agenzie dell’Onu (Unep per l’Ambiente, e Unwtoper il Turismo). Inoltre, è un marchio dato alle località turistiche balneari che rispettano criteri sostenibili per il territorio.
«La Bandiera Blu certifica la qualità delle acque di balneazione e dei lidi con un rigido regolamento per l’assegnazione, con procedure piuttosto stringenti, che seguono il protocollo Uni-En Iso 9001-2008. Le località vengono prima selezionate da una giuria internazionale, e poi da una nazionale, e il riconoscimento viene assegnato secondo trentatré criteri che vengono periodicamente aggiornati. La classifica è stilata sulla base di parametri che tengono conto della pulizia del mare e delle spiagge, della presenza di spiagge libere, della pulizia dei fondali, della presenza di servizi per disabili oltre alla qualità dell’accoglienza e della sostenibilità turistica», hanno spiegato gli organizzatori della “Festa delle Bandiere Blu”, tenutasi venerdì 26 luglio 2019 a Pineto (Teramo).
Quest’anno sono più di 100 le spiagge italiane Bandiera Blu, e circa una settantina gli approdi turistici. Riguardo alla Bandiera blu delle imbarcazioni, sono stati stilati alcuni punti da seguire, per tutelare l’ambiente.
Di seguito è riportato il “Codice di condotta del diportista”:
Simona Cocola