ROMA. Un leggero rincaro per la luce e una consistente flessione per il gas. La spesa media delle famiglie si aggirerà intorno ai 566 euro per l’ elettricità e 1.150 euro per il gas (Teleborsa). Novità in arrivo sul fronte delle bollette che interessano dunque migliaia di contribuenti. Sono queste le variazioni che subiranno le bollette delle famiglie italiane a partire dal primo luglio: ma i consumatori non sono soddisfatti, dal momento che, ricordano, nei prossimi tre mesi i termosifoni restano spenti e i condizionatori vanno invece a tutta birra. A stabilire le nuove tariffe per il mercato tutelato, come avviene ogni tre mesi, è l’Arera, la ‘vecchia’ Autorità per l’Energia.
Da lunedì prossimo l’elettricità subirà un rincaro dell’1,9%, mentre il metano registrerà una riduzione del 6,9%. La misurazione degli effetti sulle famiglie (al lordo delle tasse), vede per l’elettricità una spesa per la famiglia-tipo, nell’anno scorrevole (ottobre 2018-settembre 2019) di 566 euro, mentre per il gas sarà di circa 1.150 euro. L’Autorità rivendica la bontà manovra tariffaria facendo presente che “dopo i forti ribassi del trimestre scorso (quando la luce calò dell’8,5% e il gas del 9,9%), anche nei prossimi tre mesi per i consumatori si conferma un andamento complessivamente favorevole delle bollette dell’energia per i clienti in tutela”. Ed è proprio questa ‘lettura’ che non convince le associazioni dei consumatori: l’Unc, pur calcolando in 64 euro il risparmio su base annua (da qui a fine giugno 2020 a prezzi costanti) parla infatti di “cattiva notizia”: infatti, spiega, “il calo del prezzo del riscaldamento è un risparmio solo ipotetico, visto che nei prossimi 3 mesi i caloriferi sono spenti in tutta Italia. In concreto, quindi, sui bilanci delle famiglie peserà solo il rialzo della luce. Se poi consideriamo che nei mesi estivi si registrano i picchi dell’anno per i consumi di elettricità, dato l’uso massiccio dei condizionatori, la notizia è ancora peggiore”. Secondo lo studio dell’Unione nazionale consumatori, quindi per una famiglia tipo significa pagare su base annua (non, dunque, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° luglio 2019 al 30 giugno 2020, nell’ipotesi di prezzi costanti), 10 euro in più per la luce e 74 euro in meno per il gas. Una minor spesa complessiva, quindi, di 64 euro.