Quando ha iniziato a raccontarsi, Gino Paoli lo ha fatto con una canzone, “La gatta”, che descriveva la soffitta sul mare dove viveva, e 119 copie iniziali del brano furono il trampolino di lancio verso il successo che arrivò alla vendita di 100mila alla settimana. Il cantautore italiano che oggi, 23 settembre 2019, compie 85 anni, è nato a Monfalcone, in Friuli, ma il suo posto lo ha trovato a Genova fin da bambino. Dopo aver fatto diversi lavori per mantenersi, Paoli debutta come cantante da balera, passando poi a una band musicale in cui si ritrovarono anche Luigi Tenco e Bruno Lauzi. Il grande passo lo portò verso la casa discografica Ricordi, che lo ha visto celebrare molti successi in questi anni di carriera.
L’ultimo album, “Appunti di un lungo viaggio” (etichetta Warner, produzione di Aldo Mercurio), uscito lo scorso aprile, è una raccolta di brani inediti, con gli arrangiamenti di Danilo Rea, arricchito dalla rivisitazione, fatta insieme con tre grandi jazzisti come Rita Marcotulli al pianoforte, Alfredo Golino alla batteria, Ares Tavolazzi al contrabbasso, e la Roma Jazz String Orchestra sotto la direzione del Maestro Marcello Sirignano, di celebri canzoni.
Facendo un balzo indietro nel tempo, l’autore di pezzi indelebili come Il cielo in una stanza, Che cosa c’è, Senza fine, Sapore di sale, Una lunga storia d’amore, Quattro amici ha partecipato a numerose edizioni del Festival di Sanremo, è stato eletto presidente della Siae (Società italiana degli autori ed editori) nel 2013, dimettendosi nel 2015, e ha vinto diversi premi, tra cui il Premio Tenco, la Targa Tenco, il Premio alla carriera, il Riccio d’Argento per migliore autore italiano.
Simona Cocola