• 23 Dicembre 2024
  • DAL MONDO

Attacco a Kiev durante visita Guterres, uccisa una giornalista

E' di una giornalista il corpo trovato tra le macerie dell'edificio distrutto a Kiev da un missile russo. L'attacco è stato effettuato durante la visita del segretario generale dell'Onu nella capitale ucraina

E’ una giornalista ucraina la vittima del raid di ieri a Kiev durante la conferenza stampa del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. La donna, 55 anni, è rimasta uccisa dal missile che ha colpito la sua abitazione in un quartiere residenziale della Capitale.

Giornalista di Radio Svoboda

Si tratta di Vera Girich, 55 anni, di Radio Svoboda. La notizia è stata confermata dalla redazione. Il corpo è stato trovato tra le macerie.

Lo “sfregio” all’Onu e lo shock per Guterres

L’attacco missilistico è stato confermato dal ministero della Difesa russo, secondo il quale sarebbero stati colpiti una fabbrica di razzi e un sito di ricerca spaziale. In totale i missili caduti sono stati 5, e alcuni hanno distrutto un edificio residenziale nella zona di Shevchenkivskyi, parte nord est della città, non lontano dal centro. Tanto che i boati sono stati avvertiti dal segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che aveva appena finito la conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Zelensky. Si trattava dell’ultimo impegno ufficiale della tre giorni del segretario generale tra Mosca e Kiev. “Sono al sicuro ma questo attacco mi ha scioccato“, dirà poi il segretario generale ai media portoghesi. “Sono sconvolto non perché ci fossi io ma perché Kiev è una città sacra sia per gli ucraini che per i russi“. Zelensky, più tardi, parlerà di attacco effettuato per umiliare l’Onu“.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres

Mattarella: “Sostenere resistenza del popolo ucraino”

Nuovo appello del presidente della Repubblica a “Sostenere il popolo dell’Ucraina nella sua resistenza“. Parlando a Udine, Sergio Mattarella ha spiegato che “Il traguardo di umanità a cui è necessario tendere resta la pace”. Ma la pace, ha aggiunto, “E’ inscindibilmente connessa alla libertà, al diritto, alla giustizia, allo sviluppo nel benessere dei nostri Paesi e delle nostre città“.

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Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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