Spesso abbiamo sentito dire da conoscenti, amici e parenti, senza dimenticare alcuni celebri spot televisivi, che a Natale ci si sente tutti più buoni. A smentire questa convinzione comune ci hanno pensato due giovani che a bordo di un treno per Genova hanno aggredito violentemente l’assessore all’Ambiente e Pubblica Istruzione di Arenzano Giovanna Damonte.
Mentre il convoglio si trovata tra le stazioni di Sampierdarena e Genova Principe la donna ha notato i due, un ragazzo e una ragazza, con la mascherina abbassata e ha chiesto loro di rispettare le norme attualmente in vigore indossando correttamente il dispositivo di protezione individuale così come tutti gli altri passeggeri.
A seguito del rimprovero la ragazzina si è fiondata contro la donna: prima le ha sferrato uno schiaffo, poi è salita sopra un sedile per colpirla ripetutamente con una serie di calci. Dopo l’aggressione i due giovani si sono dileguati e hanno fatto perdere le proprie tracce.
A seguito della violenza l’assessore è stata immediatamente soccorsa dal personale di Trenitalia e una volta arrivata alla stazione di Genova è stata trasportata al pronto soccorso per le cure mediche del caso.
Sull’episodio è intervenuto il presidente della Liguria, Giovanni Toti, che su Facebook ha condannato quanto accaduto: “Calci e schiaffi, su un treno, solo per aver chiesto a una ragazzina di indossare la mascherina, come prevede la legge. Un episodio di violenza inaccettabile e da condannare fermamente. Solidarietà a Giovanna Damonte, vittima di questa brutta aggressione”.
Anche il presidente del Consiglio regionale della Liguria, Gianmarco Medusei, ha espresso solidarietà nei confronti dell’assessore del Comune di Arenzano e collaboratrice dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale sottolineando un particolare : “Mi preoccupa soprattutto che a rendersi protagonista di una violenza del genere sia stata una ragazza così giovane. Per me non ci sono distinzioni: la violenza va sempre condannata e perseguita. Sono certo che la Polfer farà di tutto per identificare questa persona“.
Come ha affermato il presidente Toti nella parte finale del suo post: “Quando capiremo che il nemico da combattere è il Covid sarà sempre troppo tardi“. È un concetto che fatica ad entrare nella testa di molti italiani, lo si intuisce dal contenuto di alcuni commenti a seguito del post in cui si afferma: “Voi ‘pseudo’ politici state alimentando il clima di divisione e intolleranza“, oppure “Se Voi dal basso delle vostre istituzioni la smetteste di fomentare odio tra i cittadini. Forse forse.” e dulcis in fundo “Il nemico da combattere è il Covid? Ma se tu e tutti i tuoi amici politici, virostar, giornalisti e compagnia cantante sono mesi che fomentate odio, divisioni sociali, discriminazioni. Per voi il nemico da combattere non è il Covid?? Chi semina vento raccoglie tempesta.”
Come affermano un gran numero di internauti con la testa sulle spalle oltre il Covid i veri nemici da combattere sono l’ignoranza e la mancanza di rispetto verso il prossimo. Speriamo solo che quando riusciremo ad accorgercene non sia troppo tardi.