ROMA. Il quarantennale rapporto tra David Bowie e il fotografo giapponese Masayoshi Sukita, le tavole dedicate da Joan Miró alle persone care, e poi Toulouse-Lautrec, Warhol, Vedova e Christo: sono alcuni degli appuntamenti con l’arte del primo weekend del nuovo anno.
A Monza
Chiuderà il 6 gennaio alla Villa Reale di Monza la mostra “Toulouse-Lautrec. La Ville Lumière”, grande omaggio al talento di uno dei maggiori artisti della Belle Époque. Nel percorso sono ospitati 150 lavori provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene, tra manifesti, litografie, disegni, illustrazioni, acquerelli, insieme a video, fotografie e arredi dell’epoca, che ricostruiscono la Parigi di fine ‘800.
A Bergamo
Alla GAMeC di Bergamo fino al 6 gennaio alcuni degli artisti e delle correnti (dall’Informale all’Astrazione geometrica, dal Nouveau Réalisme alla Pop Art, dal Minimalismo all’Arte Povera) più importanti del ‘900 nella mostra “Libera. Tra Warhol, Vedova e Christo La Collezione Impermanente #2”: il percorso propone al pubblico l’incontro tra le raccolte del museo e un nucleo di prestigiosi lavori confiscati in Lombardia e gestiti dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati.
A Salerno
“Stardust Bowie by Sukita” è la retrospettiva che indaga il quarantennale rapporto professionale e personale tra l’icona del glam rock David Bowie e Masayoshi Sukita, maestro della fotografia giapponese. In programma dal 4 gennaio al 27 febbraio negli spazi di Palazzo Fruscione di Salerno, la mostra si compone di oltre 100 fotografie, alcune delle quali esposte in anteprima nazionale, per raccontare la relazione e lo scambio culturale tra i due artisti, a partire dal loro incontro nel 1972.
A Roma
La sede romana della Galleria Mucciaccia ospita fino all’8 gennaio la personale “En plein air” di Pizzi Cannella, un progetto che presenta 12 tele di grandi dimensioni. Pensata appositamente per le sale della Galleria, la mostra illustra la ricerca dell’artista sulla luce, non quella artificiale ma legata agli spazi aperti.
A Casamassima (Bari)
Prosegue “Miró. Quelques Fleurs pour des Amis”, la mostra itinerante allestita dal 22 dicembre al 26 aprile in 3 sedi, a Palazzo Monacelle di Casamassima, Palazzo San Domenico di Gioia del Colle e Chiesa di Sant’Oronzo di Turi. L’esposizione offre l’occasione di immergersi nella creatività di Miró e nell’estrema poeticità della sua arte surrealista grazie alle litografie del suo libro d’artista “Quelques Fleurs pour des Amis” del 1964, in cui sono presenti le tavole che il maestro volle dedicare a persone care e ad amici, tra i quali Eugène Ionesco, Max Ernst, Pierre Matisse, Nina Kandinsky.