Alla richiesta di saldare la corsa in taxi col bancomat, per dieci euro, il tassista è andato su tutte le furie. Fondamentale un'intercettazione in cui afferma: "Le condizioni di salute del ragazzo sono ancora molto gravi. Bene, così non può raccontare la sua versione"
Si dice che la nel periodo natalizio c’è uno spirito di bontà che pervade le strade di tutto il mondo, ma a quanto pare esiste anche l’eccezione che conferma la regola. Può la semplice richiesta di saldare con il bancomat la metà di quanto dovuto per una corsa in taxi, per la modica cifra di 10 euro, scatenare l’ira funesta di un’autista? Sembrerebbe impossibile e invece è quanto accaduto a Cremona il 25 dicembre scorso a Luca, un 27enne che in compagnia di due amiche era salito a bordo di un taxi per essere accompagnato da un ristorante a un bed and breakfast della zona.
Al termine della corsa il ragazzo si era accorto di avere nel portafoglio solo dieci euro in contanti e aveva chiesto all’autista di poter saldare il resto del conto, il cui totale ammontava a 20 euro, con il bancomat. La richiesta aveva mandato su tutte le furie il tassista ne era scaturita una accesa discussione tra lo stesso e tre giovani, al punto tale che le due ragazze avrebbero deciso di scendere dal mezzo.
Dopo l’alterco l’uomo sarebbe ripartito ad elevata velocità e avrebbe costretto il ragazzo a rimanere sull’autovettura per accompagnarlo ad un vicino bancomat oppure per riportarlo al locale dove l’aveva prelevato. Peccato che non avesse chiuso il portellone posteriore sinistro e durante il viaggio, caratterizzato da numerose violazioni del codice della strada, Luca sia letteralmente volato via dal taxi battendo violentemente la testa sull’asfalto.
Il grave evento, inizialmente, non ha impensierito il tassista, che è tornato a soccorrere il ragazzo solamente 5 minuti dopo l’incidente, grazie anche all’ausilio di un passante che ha chiamato immediatamente i soccorsi. L’autista ha sollevato di peso il ragazzo dal centro della carreggiata, in una pozza di sangue, trascinandolo sul marciapiede.
Grazie alle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Cremona ieri, mercoledì 16 febbraio 2022, per Giovanni Carrera, questo il nome del tassista, il Gip ha disposto gli arresti domiciliari. È indagato per i reati di sequestro di persona e lesioni colpose gravissime. Fondamentali ai fini dell’inchiesta i filmati acquisiti delle telecamere di sorveglianza, che hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti, le dichiarazioni delle due ragazze e delle persone informate sui fatti.
Ma la prova più schiacciante è un’intercettazione avvenuta all’indomani dell’incidente, a seguito dell’interrogatorio del pm a Carrera. Il tassista chiamò un conoscente al telefono affermando: “Il pm mi ha detto che il ragazzo è a casa e che non è più in ospedale, ma le sue condizioni di salute sono ancora molto gravi. Bene, così non può raccontare la sua versione: è una cosa positiva“. Una dichiarazione che per gli inquirenti equivale ad un’ammissione di responsabilità.
Inoltre la Procura sta effettuando ulteriori accertamenti Procura per verificare se la condotta dell’autista durante la fase dei soccorsi possa aver ulteriormente aggravato le condizioni del ragazzo che, al contrario, sarebbe dovuto essere soccorso dal personale specializzato.