Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento dell’epidemia e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali. Tra le misure più importanti spicca la riduzione della validità del Super Green pass da 9 a 6 mesi e a partire dal 30 dicembre fino al termine dello stato di emergenza, fissato al 31 marzo, l’obbligatorietà di esibirlo in bar (anche per il servizio al banco), ristoranti e locali al chiuso.
A partire dal 1° febbraio 2022 la durata del Super Green pass vaccinale è ridotta da 9 a 6 mesi. Il governo ha scelto appositamente questa data per permettere agli italiani di avere il tempo necessario per effettuare la seconda o la terza dose, perché è noto che i tempi dalla prenotazione del vaccino fino all’effettiva inoculazione si aggirano in media intorno ai 40-45 giorni.
Inoltre, con ordinanza del Ministro della salute, il periodo minimo per la somministrazione della terza dose sarà ridotto da 5 a 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario. ma per quest’ultima disposizione è atteso per oggi un approfondimento tecnico e il via libera definitivo dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco)
Viene introdotta l’obbligatorietà di indossare le mascherine all’aperto in tutte le regioni, anche se si trovano in zona bianca. Mentre sarà obbligatorio indossare le mascherine di tipologia FFP2 su tutti i mezzi di trasporto a lunga percorrenza e di trasporto pubblico locale (bus, metro, treni, aerei, navi) e in occasione di spettacoli aperti al pubblico che si svolgono all’aperto e al chiuso, in teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo (e altri locali assimilati) e per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto. Inoltre in tutti questi casi sarà vietato consumare cibi e bevande al chiuso, quindi per un po’ di tempo si dovrà fare a meno di pop corn e bibite gasate al cinema.
L’obbligo di presentare il Green pass rafforzato, o Super Green pass, in corso di validità è stato esteso anche per il consumo al bancone dei locali di ristorazione, musei, mostre, centri termali, parchi tematici e di divertimento, sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; al chiuso per centri benessere (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche), centri culturali, sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia), piscine, palestre e sport di squadra. Da tale obbligo sono esclusi i minori di 12 anni e i soggetti esentati dalla campagna vaccinale.
Fino al 31 gennaio 2022 è stato sancito il divieto per eventi, concerti feste in piazza all’aperto che implichino assembramenti. Sospese anche le attività di discoteche, sale da ballo e locali assimilati.
Sarà possibile fare visita ai propri cari ospitati nelle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice solo ai soggetti muniti di Green Pass rafforzato e tampone negativo oppure vaccinazione con terza dose.
Rimane in vigore la regola del tampone obbligatorio per chi arriva dall’estero anche se è vaccinato. È prevista l’effettuazione di tamponi a campione al momento dell’ingresso in Italia dall’estero: in caso di positività, si applica la misura dell’isolamento fiduciario per 10 giorni. Chi non ha a disposizione un alloggio dove stare in isolamento va nel Covid Hotel.
Il decreto autorizza la spesa complessiva di 9 milioni di euro per assicurare l’individuazione e il tracciamento dei casi positivi nelle scuole. Il ministero della Difesa assicura il supporto a Regioni e Province autonome nello svolgimento delle attività di somministrazione di test per la ricerca di SARS-CoV-2 e di quelle correlate di analisi e di refertazione attraverso i laboratori militari della rete di diagnostica molecolare dislocati sul territorio nazionale.
In Consiglio dei ministri si è inoltre deciso di rinviare a una successiva valutazione le decisioni sull’estensione dell’obbligo di vaccini alla Pubblica amministrazione, al privato ed eventualmente anche ad altre categorie. Diversi ministri hanno sollevato dubbi sulla praticabilità dell’obbligo e sulle categorie da includere.