Dopo due ore di seduta a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri ha finalmente approvato il decreto Sostegni bis, provvedimento grazie al quale saranno stanziati fondi per imprese, lavoro, giovani, salute e servizi territoriali. Questo pomeriggio alle ore 16 è attesa la conferenza stampa del premier Mario Draghi.
Secondo quanto prevede la bozza il decreto dovrebbe essere composto da 77 gli articoli, per uno stanziamento complessivo pari a 40 miliardi di euro, di cui 15,4 miliardi destinati ai ristori, tra acconto e conguaglio di fine anno. Oltre ai nuovi ristori, tra le principali misure messe in atto spiccano il bonus spesa, affitto e bollette per le famiglie in difficoltà , l’indennità per i lavoratori stagionali, uno stanziamento ad hoc a fondo perduto per le attività chiuse di 100 milioni e lo stop alle cartelle esattoriali.
Senza dimenticare le risorse destinate alla gestione dell’emergenza Covid (1,65 miliardi), al rilancio del turismo (3,340 miliardi), e a settori spesso dimenticati come i lavoratori dello spettacolo, il wedding e l’agricoltura.
Secondo quanto emerge dalla bozza, i ristori a fondo perduto previsti dal decreto ammontano complessivamente a 15,4 miliardi. Per quanto riguarda i ristori automatici saranno erogati nella stessa misura di quelli ricevuti nel primo dl sostegni, per uno stanziamento totale di 8 miliardi. Mentre per quelli ‘alternativi‘, ovvero quelli che vengono calcolati dal confronto del fatturato tra il periodo dal primo aprile 2020 al 31 marzo 2021 e il periodo dal primo aprile 2019 al 31 marzo 2020, sono stati stanziati 3,4 miliardi. Infine per i cosiddetti ristori ‘a conguaglio’, calcolati sul risultato d’esercizio, i fondi ammontano a 4 miliardi di euro.
Sui bonus stanziati per aiutare le famiglia in grave difficoltà economica nella bozza del decreto Sostegni Bis si legge che “al fine di consentire ai comuni l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare, nonché di sostegno alle famiglie che versano in stato di bisogno per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche, è istituito nello stato di previsione del Ministero dell’interno un fondo di 500 milioni di euro per l’anno 2021″. In aggiunta è stato stanziato un ulteriore fondo di 600 milioni di euro finalizzato alla riduzione della Tari (la tassa sui rifiuti) da parte dei comuni.
Per l’anno 2021 sono inoltre riconosciute, previa la presentazione di specifica domanda, altre quattro quote del reddito di emergenza (Rem) relative alle mensilità di giugno, luglio, agosto e settembre 2021.
Arriva un ulteriore stop di due mesi alle cartelle esattoriali: la macchina della riscossione resterà ferma ancora fino al 30 giugno e ripartirà quindi dal 1 luglio. Resteranno validi, però, gli eventuali provvedimenti adottati o gli adempimenti svolti dall’Agenzia della Riscossione tra il 1 maggio e l’entrata in vigore del decreto. Confermata nella bozza lo slittamento della plastic tax al 1 gennaio 2022.
Ai lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport sarà riconosciuta un’indennità una tantum di 1.600 euro. Si tratta di una cifra inferiore rispetto ai 2.400 euro stanziati quella agli stessi nel primo decreto sostegni.
Insieme al rilancio dell’economia la lotta al Covid rimane tra le priorità dell’esecutivo, per questo motivo per il 2021 sono stati stanziati altri 1,65 miliardi destinati al commissario straordinario all’emergenza Covid. Nello specifico è stata autorizzata spesa di 5,8 milioni, con la vigilanza del ministero della Salute e il coordinamento dell’Iss, per istituire una sorveglianza sistematica del Covid e delle sue varianti nelle acque reflue suddivisi in due tranche: 2,5 milioni nel 2021 e 3,3 milioni nel 2022.
E sempre a proposito di lotta al Covid regioni e provincie autonome saranno autorizzate a coinvolgere soggetti autorizzati appartenenti alla sanità privata per potenziare l’attività di somministrazione dei vaccini. Inoltre alle imprese che effettuano attività di ricerca e sviluppo per farmaci innovativi, inclusi i vaccini, spetterà un credito d’imposta del 20%, fino a 20 milioni di euro annui, dei costi sostenuti dal primo giugno 2021 al 31 dicembre 2030.
Raddoppiano le risorse: secondo quanto si apprende dalla bozza sarebbero 3,340 miliardi i fondi destinati al settore del turismo che si aggiungono al miliardo e 700 milioni del primo dl Sostegni. Il contributo servirà a sostenere gli operatori del settore, compresi i lavoratori stagionali, la montagna e le città d’arte, oltre che a finanziare le agevolazioni contributive, il credito d’imposta per canoni locazione e il credito d’imposta bis.
Gli aiuti puntano a sostenere le agenzie di viaggio e i tour operator, le guide turistiche e le imprese del settore. Confermato anche l’ampliamento del bonus vacanze. Per il rilancio della attrattività turistica delle città d’arte, viene istituito presso il ministero dei Beni culturali un fondo da 50 milioni di euro, sempre nel 2021: per ‘città d’arte‘ si considerano quei territori dove si trovano siti riconosciuti dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità.
Aumenta di 120 milioni il fondo da 200 milioni istituito dal primo decreto Sostegni per dare supporto alle attività particolarmente colpite dal Covid come quelle di ristorazione nei centri storici e di organizzazione di matrimoni. Destinati 20 milioni a parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici. Aumenta inoltre di 50 milioni per il 2021 (da 45 a 95 milioni) e di 105 milioni per il 2022 (da 45 a 150 milioni) il credito d’imposta per le rimanenze di magazzino nel settore tessile, della moda e degli accessori.
Nella bozza del decreto Sostegni bis è previsto un pacchetto da 2 miliardi per l’agricoltura. Per l’indennità operai lo stanziamento è di 448 milioni, 72, 5 milioni di euro sono previsti per l’esonero dei contributi previdenziali e assistenziali dei datori di lavoro e lavoratori autonomi delle aziende agricole appartenenti ai settori agrituristico e vitivinicolo, comprese le aziende produttrici di vino e birra; 27,5 milioni di euro per il sostegno alla zootecnia mediante l’incremento al 9,5% delle percentuali di compensazione IVA applicabili alle cessioni di bovini e suini vivi.