NAPOLI. In occasione del Capodanno cinese, anche il Museo archeologico nazionale di Napoli (Mann) è pronto a festeggiare. Dal 4 al 20 febbraio, a partire dalle ore 14, sarà possibile accedere al Museo con ticket ridotto (5 euro): un’occasione in più per visitare la mostra Mortali Immortali. I tesori del Sichuan nell’antica Cina che, per la prima volta in Europa, raccoglie opere straordinarie, espressione della cultura Shu. Il 4 febbraio rappresenta una data importante in Cina: è infatti la vigilia di Capodanno (il nostro San Silvestro, per intenderci) mentre il 5 è il primo giorno dell’anno. Il 19, il giorno prima della chiusura della mostra Mortali Immortali cadrà, invece, la Festa delle Lanterne.
Nel periodo di apertura della mostra si avrà di fatto la possibilità di effettuare un viaggio attraverso le suggestioni archeologiche offerte dal poco conosciuto Sichuan (sono presentati al pubblico ben 130 reperti, databili dall’età del bronzo -II millennio a.C.- fino all’epoca Han- II sec. d.C.), ma anche di gustare una particolare esposizione pensata ad hoc per il Capodanno cinese: nell’atrio del Museo, infatti, si potrà ammirare il “Porcellino”, statuetta rinvenuta il 17 maggio 1756 nel peristilio rettangolare della Villa dei Papiri di Ercolano. Questa particolarissima opera in bronzo, che rappresenta uno dei tanti tesori dischiusi dai depositi del Mann, stabilisce un dialogo simbolico con il “2019 Anno del Maiale”, che sta per essere festeggiato in Cina: se, nella tradizione orientale, il segno del Maiale riecheggia gli auspici di stabilità, generosità ed altruismo, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli intende riproporne l’iconografia, attingendo al patrimonio decorativo della Villa dei Papiri.
Mentre, a Napoli, il Museo archeologico nazionale inserisce una parte della propria attività per valorizzare i tesori del Sichuan nell’antica Cina, in queste ore è stata inaugurata al Museo di Panlongcheng (Wuhan) la quarta tappa di Pompeii. The infinite life: la mostra, realizzata con 120 reperti provenienti dal capoluogo campano e già visitata da due milioni e mezzo di turisti, viene contestualizzata, adesso, in un nuovo spazio espositivo, che, per la prima volta, ospita un percorso archeologico dal respiro internazionale.