A Rimini si parla di ambiente, sicurezza e lavoro nell’ambito di ‘Ecomondo’, la fiera europea della sostenibilità e dell’economia circolare. Temi caldi, di attualità stringente, che troveranno ampio dibattito all’interno del convegno nazionale, dedicato agli operatori del settore, dal titolo “La formazione in ambito HSE: effettività, continuità, organizzazione”.
La tavola rotonda vede il 6 Novembre alle ore 14.30 in ‘Sala Cedro’ tra i relatori e i partecipanti le principali realtà italiane che operano nel settore dell’attenzione, cura e salvaguardia dell’ambiente. Un evento primario, promosso da ‘Assoreca’, dal 1994 la prima, più antica e autorevole associazione tra le società di consulenza e servizi per l’ambiente, l’energia, la sicurezza e la responsabilità sociale, che riunisce attorno a sé tutte le principali realtà professionali e industriali che operano a 360° nel delicato settore dell’attenzione, cura e rispetto per l’ecologia.
Al centro del dibattito, che vede tra i relatori anche il ‘Gruppo Marazzato’, dal 1952 attivo in Italia sul fronte della logistica e dell’ecologia, la formazione. Intesa, in primis, quale collante proattivo nell’avvio di un crescente processo di coinvolgimento che trasformi virtuosamente il formatore nel magnete, volano e mediano in grado di attrarre, su scala organica e ordinata, il maggior numero di soggetti nell’attività di protezione di beni giuridici di carattere inviolabile e indisponibile, quali salute e sicurezza dei lavoratori e collettivo: alias, l’ambiente.
“Il convegno affronta il tema fondamentale e fondante della formazione per le aziende in ambito sicurezza sul lavoro e ambiente”, esordisce l’Avvocato Angelo Merlin, Presidente di ‘Assoreca’ nonché affermato e stimato legale penalista specializzato in diritto ambientale e in diritto della sicurezza sul lavoro. “Ragioneremo collegialmente a più voci, con i relatori intervenuti, su come dare effettività e continuità all’obiettivo di fornire centralità al ruolo della formazione stessa, organizzandola scientificamente al meglio per prevenire ed evitare i rischi in cui possono incorrere, in tale ambito, le organizzazioni imprenditoriali”.
Per poi approfondire: “Per giungere a ciò, a partire dall’aprile del 2019 ‘Assoreca’ ha cambiato pelle: si è data un nuovo statuto, una nuova organizzazione per diventare sempre più un’associazione rappresentativa degli interessi delle imprese che si occupano di ambiente e sicurezza sul lavoro.”
“Obiettivo della tavola rotonda – spiega Davide Marazzato, Vice Presidente Vicario di ‘Assoreca’ e membro della governance della storica azienda piemontese che porta il suo cognome – è far emergere le migliori prassi in materia, promuovendo l’integrazione, nella figura del formatore, di cultura tecnica e forma mentis che lo qualifichino sempre più quale garante di beni fondamentali e costituzionalmente tutelati per tracciare così le linee guida di un ‘processo educativo’, evocando una molteplicità di prospettive pedagogiche differenti riconducibili a una sintesi condivisa e fruibile in materia di corretto approccio alla tutela dell’ambiente”.
Al tema dedicano due preziose riflessioni, in veste di autorevoli voci esterne invitate a esprimersi sull’argomento, anche il professor Alessandro Meluzzi e il giornalista economico Maurizio Scandurra, pur non figurando entrambi tra i relatori del convegno.
Per il primo, anche stimato accademico, psichiatra e opinionista tv, “Nel presente e nel futuro dell’ecosistema ambientale da cui dipende e da cui dipendono anche le generazioni che verranno il network dell’informazione rappresenta un ruolo essenziale. Infatti nell’ecologia della mente si formano, e da essa dipendono, i comportamenti: e dai comportamenti discendono gli effetti sull’ambiente in termini di attenzione, lavoro, cultura, e tutto ciò che forma l’ecosistema umano. Lavorare quindi, come nel caso di specie, per la formazione di cervelli, anime e spiriti in questa dimensione non è soltanto un ruolo indispensabile e meritevole, ma direi profondamente radicato in ciò che formerà la realtà di domani e ha già deciso la realtà di oggi”.
Per Scandurra, invece, giornalista esperto anche in tematiche consumeristiche, “L’incontro, virtuoso e funzionale insieme, tra la comunità degli utenti-fruitori e una sana e concreta politica di sviluppo di nuove abitudini di consumo alimentare di massa possibili – rappresentata dal riuscito progetto ‘Sagre No Plast’ messo in atto con successo a titolo sperimentale in Piemonte dal ‘Gruppo Marazzato’ – è espressione manifesta di un modello riuscito industriale e culturale insieme, inedito ed esemplare, paideutico e paradigmatico, in cui sostenibilità e pedagogia realizzano contestualmente, in modo speculare e convergente, la partnership più efficace, considerando altresì su vasta scala l’attenzione contemporanea, planetaria e massima, al tema della salvaguardia, cura e tutela dell’ambiente”.