SEATTLE. Un genere di biodiversità innovativa, con un sistema d’irrigazione sostenibile attraverso cui si rimettono di continuo in circolo l’acqua e i nutrienti è rappresentato dalle “Sfere” di Amazon, le “Spheres di Seattle“, ideate da Jeff Bezos, il fondatore e ceo del colosso americano. Si tratta di qualcosa di simile a una foresta in città, all’interno di tre cupole, dove sono ospitate migliaia di piante provenienti da tutto il mondo. La struttura si trova ai piedi del quartier generale di Amazon, ed è un luogo frequentabile sia dai lavoratori, sia aperto ai visitatori.
Il progetto, inaugurato nel 2018, è stato pensato per permettere ai dipendenti di lavorare a contatto con la natura. Qui, infatti, si trovano una caffetteria, aree per meeting, tavoli, panchine per un totale di 800 posti a sedere. Sono soprattutto le piante, però, a occupare gli spazi: 40mila provengono dalle foreste pluviali di una trentina di Paesi, e sono state selezionate per la capacità di vivere a una temperatura di 22 gradi e un’umidità del 60%, e poi sono presenti anche una cinquantina d’alberi, tra cui un fico australiano di 17 metri.
Le “Bezos’ balls“, questo il soprannome delle sfere, sono state realizzate con 2mila e 600 lastre di vetro, e più di 500 tonnellate d’acciaio. La cupola centrale, con un’altezza che supera i 28 metri, un diametro di 39, e una superficie di 300 metri quadrati, è la più grande. Una parte del complesso è interessato addirittura da pareti che si protendono in verticale per 370 metri quadrati, costituite da 25mila piante di 200 specie tra cui alcune carnivore asiatiche.