NEIVE. In provincia di Cuneo, in Piemonte, colline e vigneti circondano il borgo di Neive, come i colori sfumati sullo sfondo di una romantica cartolina. Qui i sentieri del Dolcetto e del Barbaresco si snodano in percorsi da scandagliare a piedi, a cavallo, e in sella a una bicicletta. “Scollinare per vini” rende bene l’idea di dove ci si trova: nelle Langhe, famose in tutto il mondo per il paesaggio fiabesco e i vini doc.
Alba, La Morra, Barolo, Monforte, Dogliani, Grinzane Cavour, Barbaresco sono i luoghi in cui ci s’imbatte lungo le strade costellate da castelli, paesi, e filari d’uva. Tra questi sorge Neive, patrimonio Unesco, che deve il proprio nome a una nobile famiglia romana, la gens Naevia, della quale fu possedimento. Palazzi settecenteschi come quello dei Conti di Castelborgo, o i resti del castello e dell’impianto medievale della cittadina con le case dai tetti rossi, sono alcune delle bellezze di questo delizioso comune.
La dimora più antica è Casa Cotto, risalente agli inizi del XIII secolo, una casa-forte appartenente a una ricca famiglia di banchieri, con la vicina Torre dell’Orologio del 1224. L’atmosfera del passato s’incontra anche visitando la Torre del Monastero in stile romanico, le due cappelle cinquecentesche dedicate a San Rocco e a San Sebastiano, la cappella Riccardi Candiani costruita negli Anni Venti in stile neogotico, i Giardini dei Conti di Castelborgo, e il museo-casa della “Donna Selvatica” dove i fratelli Lidia e Romano Levi, continuando la tradizione degli antenati, hanno prodotto la “Grappa della Donna Selvatica”.