• 18 Novembre 2024
  • ARTE

Alessandro Melis per il Padiglione Italia alla Biennale 2020

VENEZIA. Il 2020 non è poi così lontano, e a ricordarlo è la 17esima Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, che si svolgerà dal 23 maggio al 29 novembre del prossimo anno, con la pre-apertura nei giorni del 21 e 22 maggio. Curata dall’architetto, docente e ricercatore Hashim Sarkis, impaziente, a suo dire, di lavorare con architetti provenienti da tutto il mondo, riserva una sorpresa. «Sarà Alessandro Melis il curatore del Padiglione Italia», ha annunciato il ministro della Cultura Alberto Bonisoli alcuni giorni fa.

Melis è stato selezionato tra cinque professionisti dalla direzione Arte, architettura e periferie urbane del Mibac, il Ministero per i beni e le attività culturali. L’architetto cagliaritano ha 50 anni, ed è direttore della Cluster for Sustainable Cities, una piattaforma che studia le città nell’era dell’innovazione, oltre che fondatore del Media Hub, il primo open lab della University of Portsmouth, nato con l’obiettivo di studiare l’innovazione tecnologica nel campo della progettazione climatica e ambientale.

Progetto Heliopolis- Ospedale della Fondazione Stella Maris di Cisanello a Pisa

Il progetto di Melis per il Padiglione Italia s’intitola “Comunità resilienti”, e si rivolge a temi quali il cambiamento climatico e la resilienza delle comunità. «È giunto il tempo dei visionari, gli unici in grado di ripensare radicalmente alle relazioni tra umanità e habitat. Chissà, per esempio, che in futuro non si possa indossare un’architettura, o abitare un vestito», afferma l’architetto, il quale circa 20 anni fa ha fondato Heliopolis 21, studio di architetti associati con sede a Pisa, Berlino e Auckland, e attualmente coordina progetti di ricerca internazionali sulla resilienza in architettura con lo sguardo rivolto all’ambiente.


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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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