“L’intero popolo italiano guarda con sentimenti di commozione a tutte le vittime delle guerre. La loro memoria rappresenta il più profondo e sincero stimolo ad adempiere ai doveri di cittadini italiani ed europei“. È quanto ha scritto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio indirizzato al Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in occasione delle celebrazioni per la Giornata dell’Unità Nazionale e la Festa delle Forze Armate.
Si tratta del 102° anniversario. Il 4 novembre del 1918 è il giorno dell’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti, siglato il giorno precedente nella villa del conte Vettor Giusti del Giardino a Padova fra l’Impero austro-ungarico e l’Italia.
Il Capo dello Stato ha presenziato alla cerimonia di piazza Venezia a Roma insieme alle più alte cariche dello Stato, tra cui il premier Mario Draghi. Come da protocollo Mattarella ha deposto una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto, del quale quest’anno ricorre il centenario, sottolineando come la traslazione del Soldato Ignoto all’Altare della Patria richiami alla coscienza nazionale “l’immane sacrificio delle Forze Armate e del Paese intero nei conflitti che hanno attraversato la storia europea del ‘900.“
In seguito, come da tradizione, le Frecce Tricolore hanno sfrecciato sopra le teste dei presenti facendo apparire sul cielo della capitale una spettacolare bandiera tricolore. L’esibizione della Pattuglia Acrobatica Nazionale è stata accompagnata dall’Inno di Mameli.
Nel lungo messaggio il Presidente Mattarella ha sottolineato come quest’anno ricorrano quattro anniversari fondamentali per la storia italiana: 160 anni dell’Unità d’Italia, 150 anni di Roma Capitale, 100 anni del trasferimento al Vittoriano della salma del Soldato Ignoto, e 75 anni di Repubblica. Poi ha rivolto un pensiero a tutti coloro i quali “hanno sofferto, sino all’estremo sacrificio, per lasciare alle giovani generazioni un’Italia unita, indipendente, libera, democratica.”
“La nostra storia è segnata dalla tragedia della Prima Guerra Mondiale – prosegue l’inquilino del Quirinale nel messaggio – nel dolore condiviso si è cementato un sentimento di fratellanza inestinguibile tra il Paese e i cittadini in uniforme. Oggi gli eredi di quelle tradizioni confermano di rappresentare un patrimonio di virtù civiche, di coesione, responsabilità, a disposizione del Paese.”
Infine il Capo di Stato rivolge un pensiero speciale a tutti gli uomini e le donne che indossano la divisa ed elogia il loro prezioso contributo al mantenimento della pace in Italia e nel mondo: “Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della difesa, il vostro operato, espressione di valore, professionalità e dedizione, è riconosciuto e apprezzato quotidianamente. Nazioni Unite, Alleanza Atlantica e Unione Europea, rappresentano i riferimenti della nostra politica estera e di sicurezza. In seno a questi Organismi l’Italia opera, grazie al vostro contributo, come protagonista per il mantenimento della pace e della stabilità e per salvaguardare i valori di libertà, giustizia e cooperazione sanciti nella Costituzione.”
“La Repubblica sa di poter contare su ciascuno di voi e sull’indissolubile giuramento di fedeltà che avete prestato. A tutti voi e alle vostre famiglie rivolgo in questa occasione l’augurio più cordiale e l’affettuoso saluto del popolo italiano.Viva le Forze Armate, viva la Repubblica“.
