Dopo la terza vaccinazione introdotta da Israele, anche in Italia si procede con la terza dose per tutte le persone immunocompromesse
Dal 20 settembre al 30 ottobre si inietta in tutta Italia la terza dose di vaccino. La terza vaccinazione permetterà la protezione dei pazienti immunocompromessi.
Dopo Israele, primo paese a procedere con il terzo vaccino, è iniziata la terza fase anche in Italia. Cameron Wolfe, specialista in malattie infettive alla Duke University (USA), ha espresso il suo parere su chi dovrebbe ricevere la terza dose, chi deve aspettare e quali sono le variabili da tenere in considerazione.
Wolfe è convinto che si debba iniettare la terza dose agli immunodepressi, a persone la cui risposta ai vaccini è più debole rispetto al normale. Dopo i soggetti fragili, si dovrebbe passare agli anziani e agli operatori sanitari in prima linea. Il medico invece è dubbioso sulla terza dose per chi ne fa richiesta. Non perché non abbia efficacia, semplicemente perché al momento occorre prima di tutto mettere in sicurezza chi è del tutto sprovvisto di protezione. Occorre preoccuparsi di chi non ha ancora ricevuto un vaccino.
Nel nostro paese la fase 3 sarà sovrapposta alla fase di transizione e alla fase di vaccinazione antinfluenzale, nelle medesime strutture dove si è sono già iniettate le prime due dosi. “Si sta passando progressivamente da una situazione di emergenza ad una di normale operatività, attraverso una logica di razionalizzazione ed efficientamento.” dicono gli operatori sanitari.
Il terzo vaccino deve essere somministrato almeno dopo 4 settimane dalla seconda dose. Partirà invece l’11 ottobre la terza dose per i 680.00 over80, gli 80.000 ospiti delle RSA e i 396.000 operatori sanitari. Per queste categorie, il richiamo è previsto dopo almeno 6 mesi dalla seconda dose. È utilizzabile indifferentemente uno dei vaccini mRNA.
La modalità della prenotazione è la stessa delle precedenti vaccinazioni, ma si può effettuare la prenotazione anche presso le farmacie aderenti. La somministrazione al personale sanitario sarà effettuata in ospedale. Gli ospiti delle RSA saranno vaccinati presso la struttura in cui si trovano.