Si stanno preparando al terzo Sciopero Globale per il Futuro 160 città italiane guidate dagli attivisti di Fridays For Future, scesi nelle piazze per l’emergenza climatica. Quella di oggi segue le manifestazioni del 15 marzo e del 24 maggio scorsi. Sono previsti cortei in mattinata, con un comizio collettivo finale durante il quale parleranno gli attivisti di 173 gruppi locali. Secondo gli organizzatori attualmente si contano 130 Paesi nel mondo che si sono attivati per l’ambiente, e, tra questi, anche l’Italia, che ha deciso di scioperare oggi, venerdì 27 settembre, insieme con Nuova Zelanda, Thailandia, Myanmar, Mali, Eswatini, Gambia, Sudan, Arabia Saudita, Yemen, Ungheria, Slovenia, Grecia, Olanda, Belgio, Svizzera, Svezia, Spagna, Portogallo, Canada, Isole Vergini (Usa), Argentina, Venezuela, Aruba, Ecuador, Guam, Honduras.
Nel Bel Paese nei giorni scorsi il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha mandato una circolare ai presidi invitandoli a giustificare le assenze degli studenti che partecipano allo sciopero per il clima. I giovani stanno dimostrando avere uno scopo collettivo che li fa sentire uniti per una giusta causa. A tal proposito, la Dichiarazione emergenza climatica (Dec) è un atto, a un tempo simbolico e fattuale, di pressione sulle istituzioni locali, regionali, nazionali, richiesto dal movimento Fridays For Future, affinché siano intraprese azioni di governo e di organizzazione internazionale più efficaci nel contenere gli effetti del collasso climatico e dell’estinzione di massa del vivente oggi in corso. Si tratta di un manuale per dare ad ogni persona gli strumenti necessari per far riconoscere e dichiarare l’emergenza climatica ed ecologica.
«Sarà un decreto legge perché l’emergenza climatica ormai la riconosciamo tutti. Se c’è un’emergenza climatica c’è anche un’emergenza legislativa; e il decreto legge è un decreto di urgenza, fermo restando che poi il Parlamento lo può arricchire. Ci mancherebbe altro. Secondo me, con un po’ di fortuna, il tre ottobre ce la facciamo», ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, a margine della presentazione di un rapporto Conai insieme con l’Anci sul decreto Clima, riferendosi anche all’azione del Cdm per adottare provvedimenti a riguardo. Prima della giovane attivista svedese Greta Thunberg, che ha dato vita ai movimenti Fridays For future nel mondo, un bambino tedesco, Felix Finkbeiner, aveva creato anni fa il movimento Plant for the Planet, riuscendo a piantare quasi 15 milioni di alberi in tutto il mondo, e coinvolgendo moltissimi coetanei. Aveva scoperto, attraverso una ricerca fatta a scuola, che gli alberi aiutano a sottrarre anidride carbonica all’atmosfera, intervenendo in questo modo sul problema del riscaldamento globale.
Simona Cocola