Il magnate russo è presente alla trattativa partita a Istanbul
C’è anche Roman Abramovich ai negoziati tra Russia e Ucraina, iniziati questa mattina a Istanbul. Il magnate russo, prima del via dei lavori, ha salutato Erdogan. Poi ha assistito al discorso del presidente turco seduto tra il pubblico.
L’oligarca padrone del Chelsea quindi riappare in pubblico poche ore dopo la notizia del suo presunto avvelenamento, avvenuto a inizio marzo a Kiev. Nell’occasione, Abramovich, il suo interprete e almeno due delegati ucraini avrebbero accusato arrossamenti della pelle e anche perdita della vista per alcune ore. Circostanza confermata dal portavoce del magnate ma non dall’Ucraina.
Non è del tutto chiaro il suo ruolo: Abramovich è sottoposto a sanzioni dall’Unione europea e dalla Gran Bretagna ma non dagli Stati Uniti. E questo a causa della sua presunta funzione di mediatore tra Putin e Zelensky. Secondo la stampa britannica, il miliardario 55 enne, russo ma anche con passaporto israeliano, avrebbe più volte incontrato entrambi i presidenti, spostandosi tra Ucraina, Russia e Turchia con un aereo privato. Abramovich sta di fatto risiedendo in Turchia per salvaguardare parte del suo patrimonio.
E anche se Kiev non ha confermato il tentativo di avvelenamento, il ministero degli Esteri ucraini ha pensato di prevenire eventuali tentativi di avvelenamento, consigliando alla sua delegazione “di non mangiare o bere e preferibilmente evitare di toccare qualunque superficie” durante i contatti con i russi. Forse anche per questo, oltre che per la freddezza reciproca, i lavori sono iniziati senza una stretta di mano tra i rappresentanti russi e ucraini.