VIENNA. Gli ispettori dell’agenzia atomica delle Nazioni Unite, l’Aiea, hanno confermato che l’Iran sta arricchendo l’uranio oltre la soglia stabilita nell’accordo nucleare. Lo ha reso noto la stessa Aiea. Contro l’Iran arriva anche un duro monito del Regno Unito dopo la conferma da parte di Teheran dell’aumento del livello di arricchimento dell’uranio dal 3,67% al 5%. “Fermi immediatamente tutte le attività che violano l’accordo sul nucleare – avvertono dal Foreign Office, come riferisce la Press Association – Ci stiamo coordinando con gli altri firmatari dell’accordo sui prossimi passi, tra i quali una commissione congiunta“.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu parla di “passo molto, molto pericoloso” e ha chiesto ai Paesi europei firmatari dell’intesa – Gran Bretagna, Germania e Francia – di “ripristinare le sanzioni”. Teheran ha anche minacciato di cancellare, nell’arco dei prossimi “60 giorni”, altri obblighi, senza specificare quali, a meno che non sia trovata una “soluzione” con i partner europei. Il ministro degli Esteri Zarif ha fatto appello ai Paesi europei: “Tocca a voi”, ha affermato su Twitter.
L’Iran dal canto suo ripete che vuole salvare l’accordo sul nucleare firmato a Vienna, secondo il quale Teheran si impegnava a non acquisire la bomba atomica e a limitare le sue attività nucleari in cambio della revoca delle sanzioni internazionali. Ma, come è noto, il presidente Usa si è sfilato da quell’accordo, accusando l’Iran di non aver mai rinunciato all’arma atomica. Adesso Teheran torna a chiedere ai Paesi europei firmatari di proteggere la Repubblica islamica dalle sanzioni economiche Usa, in modo che possa continuare a vendere il petrolio e commerciare con il mondo esterno. La Ue ha puntato tutto sul successo del meccanismo di pagamento Instex (Instrument in Support of Trade Exchanges), il sistema ideato per agevolare gli scambi commerciali di Teheran. Ma evidentemente non basta se le sanzioni Usa varate nell’agosto 2018 hanno causato la fuga delle aziende straniere e affossato l’economia del Paese.
L’Aiea, l’agenzia internazionale per l’energia atomica, incaricata di verificare che l’Iran stia onorando gli impegni presi a Vienna, ha dichiarato di aver preso atto dell’annuncio: un rapporto degli ispettori stranieri – ha fatto sapere l’agenzia – è atteso a brevissimo, “non appena verificheranno lo sviluppo annunciato”, forse già da domani. Su richiesta degli Stati Uniti, l’agenzia ha anche annunciato che si terrà una riunione straordinaria il 10 luglio per fare il punto sulle nuove misure decise da Teheran. Infine, la Repubblica islamica ci tiene a precisare afferma che la sospensione dei suoi impegni non costituisce una violazione del Trattato sul nucleare, ma si basa sugli articoli 26 e 36 dell’accordo stesso. Oggi la conferma che tutti temevano e ora situazione si fa davvero ricca di tensioni.
Giuseppe Muri