• 23 Novembre 2024
  • PIANETA ANIMALI

Adozione di un cane o di un gatto: cosa c’è da sapere

Vi sono sempre più persone che decidono di aprire la propria porta di casa ad un amico a quattro zampe e, molte di queste, optano per l’adozione. Adottare un animale è sicuramente un grande gesto di civiltà e di amore, ma è anche una decisione che non deve mai essere presa alla leggera. È bello ed è di compagnia avere un fedele amico che gira scodinzolando per casa, ma prima di decidere di adottare bisogna avere piena coscienza della responsabilità che comporta ed essere pronti a dargli un solido appoggio. È importante quindi valutare alcune questioni fondamentali prima di procedere con l’adozione.

In un canile, ad esempio, si incontrano moltissimi cani, di tutte le età e di tutte le razze; per lo più si tratta di cani abbandonati ed in attesa di un padrone che si prenda cura di loro e che gli dia l’affetto tanto desiderato.

In genere, prima di procedere al giro del canile per visionare gli animali al suo interno, viene fatta compilare una domanda di adozione dalla persona adottante – la quale serve agli operatori del canile per poter individuare il cane con il carattere più adatto alle esigenze della famiglia in cui verrà inserito – e gli viene richiesta una firma su un apposito modulo in cui dichiara il suo impegno nell’accudire l’animale, nel dargli le cure di cui necessita, nel non cederlo a terzi e nel non abbandonarlo.

Una volta che la scelta si è compiuta – sebbene sarebbe buona cosa per tutti (animali, operatori e adottanti) visitare più volte il canile per fare la conoscenza dell’animale e prendere confidenza – si concretizza l’adozione attraverso un modulo di raccolta dati che verrà sottoscritto e firmato. Inoltre, in molti canili si ha la possibilità di provare la nuova convivenza con un periodo di pre-affido, un modo per valutare se ci sono problemi ritenuti irrisolvibili. Periodo in cui è possibile ricevere controlli al proprio domicilio per verificare le condizioni del cane e valutarne il rapporto tra cane e padrone.

Saranno gli operatori del canile a dare tutte le informazioni necessarie sull’animale, ma vi è da sapere che, solitamente, il cane che si intende adottare avrà già ricevuto tutte le cure di cui necessitava e sarà già in possesso di microchip; in quanto un cane che arriva in canile passa un periodo di isolamento nel cd “canile sanitario”, in cui i veterinari, responsabili dell’Asl, effettuano controlli, visite, svermatura e/o interventi ove necessari, trattamento contro pulci e zecche, vaccini ed inserimento del microchip del Comune di appartenenza. Terminato il periodo di isolamento, il cane viene trasferito nella zona del “canile rifugio”. Ogni cane ha una sua storia ed è solitamente dotato di una propria documentazione e di eventuale cartella clinica. Ad ogni modo, una volta che si è concluso il periodo di pre-affido, il padrone del cane tornerà in canile per rendere definitiva la pratica dell’adozione.

Nei giorni seguenti occorrerà comunque portare il nuovo amico a quattro zampe dal veterinario che si è scelto e creare un nuovo libretto, in cui verranno inseriti i dati fondamentali dell’animale (nome, età, razza, eventuali patologie, etc). È importante ricordare che i primi giorni dell’arrivo in casa dell’animale saranno delicatissimi e da essi dipende molto il tipo di rapporto che si andrà ad instaurare. Ogni animale ha le sue caratteristiche, il suo modo di vedere il mondo ed una volta inseriti nel nostro contesto sociale devono essere rispettati nei loro limiti e nelle loro emozioni.

Ricordiamoci che deve abituarsi al nuovo ambiente ed è bene che nei primi giorni di convivenza stia tranquillo. Lo aiuterebbe avere a disposizione uno spazio proprio, infatti un utile suggerimento è quello di far trovare al cane tutto il suo arredo già pronto: una cuccetta, dei giocattolini, delle ciotole, molto utile per dargli fin da subito dei punti di riferimento. Molto importante è anche abituarlo dal primo giorno con i ritmi della casa e del lavoro del nuovo proprietario. I cani sono ritenuti animali molto abitudinari ed è importante avere ritmi scanditi e costanti. Inoltre sono animali socievoli, non amano stare soli e, oltre alla compagnia, hanno bisogno di passeggiate quotidiane all’aria aperta, sempre che non si disponga di un cortile proprio e quindi di un ampio spazio a disposizione.

Lo stesso discorso vale per l’adozione di un gatto, che sia da un rifugio o da un’associazione a tutela degli animali. Solitamente nei rifugi si trova una grande varietà di gatti e, anche qui, i volontari che li conoscono bene saranno in grado di indicare l’animale più adatto per l’inserimento in famiglia. Solitamente i gatti ospitati nei rifugi per animali sono già stati vaccinati, visitati da un veterinario e sterilizzati. A prescindere da dove prendiate il vostro gatto, è importante avere tutta la documentazione necessaria che lo riguarda, come per esempio un certificato veterinario o qualche informazione essenziale sulle esigenze, preferenze o patologie specifiche dell’animale. Seppur il gatto è un animale d’affezione più indipendente ed autonomo rispetto al cane, dopo averlo scelto e averlo portato a casa avrà comunque bisogno di un po’ di tempo per ambientarsi e, anche in questo caso, sarebbe utile fargli trovare un arredo apposito per lui: dalle ciotole alla lettiera, al tiragraffi.

Vi è da ricordare che anche per l’animale sarà una cosa nuova, è quindi necessario premunirsi di molta calma e prestargli le attenzioni necessarie, tutto per costruire un rapporto d’affetto e d’amicizia che, si spera, durerà tutta la vita.

Per maggiori informazioni è comunque possibile rivolgersi al servizio veterinario della propria Asl di appartenenza oppure direttamente presso la struttura in cui si intende adottare, in modo da avere anche chiaro l’iter e la relativa modulistica, che potrebbe variare a seconda della Regione di residenza.

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Valeria Glaray

Laureata in Servizio Sociale ed iscritta alla sezione B dell’Albo degli Assistenti Sociali della Regione Piemonte. Ha un particolare interesse per gli argomenti relativi alla psicologia motivazionale e per le pratiche terapeutiche di medicina complementare ed alternativa. Amante degli animali e della natura.

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