Hollywood tributa l’ultimo saluto a Joel Schumacher morto ieri a New York all’età di 80 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro. Il regista, oltre che sceneggiatore e produttore cinematografico, era noto al grande pubblico sopratutto per aver diretto due capitoli della saga di Batman nella metà degli anni ’90: “Batman Forever” del 1995 e “Batman & Robin” del 1997).
Cresciuto proprio a New York, nel Queens, dalla madre ebrea svedese, perse il padre alla tenera età di 4 anni. Schumacher entrò a far parte del mondo del cinema quasi per caso, prima assunto dalla famosa casa cosmetica Revlon come designer d’abbigliamento e di confezioni, successivamente venne scritturato come costumista per alcune produzioni televisive e in due film di Woody Allen: “Il dormiglione” del 1973 e “Interiors” del 1978.
All’inizio degli anni Ottanta cominciò la carriera da regista, il suo primo film diretto fu “The Incredible Shrinking Woman” (1981) , seguito da una serie di film di successo come “St. Elmo’s Fire” e “I ragazzi peduti“. In carriera Schumacher ha diretto poco più di 20 lungometraggi, ma è ricordato sopratutto per avere diretto due trasposizioni sul grande schermo di uno dei più amati e famosi supereroi dell’universo Dc Comics: Batman.
Il primo, “Batman Forever” del 1995, con Val Kilmer nei panni di Bruce Wayne, oltre a Tommy Lee Jones, Jim Carrey e Drew Barrymore, ebbe un discreto successo che gli permise di ottenere una candidatura ai Golden Globe per la migliore canzone originale (“Hold Me, Thrill Me, Kiss Me, Kill Me“degli U2) e ben tre nomination agli Oscar (fotografia, sonoro e montaggio sonoro).
Discorso completamente diverso per il secondo film della saga “Batman & Robin” del 1997 con un cast d’eccellenza formato da George Clone, Chris Ò Donnel, Arnold Schwarzenegger, Uma Thurman e Elle Macpherson. Nonostante il cast stellare la pellicola fu considerata un fiasco, nonostante i 238 milioni di dollari incassati al box office a fronte di un budget di 160 milioni, e a seguito delle feroci critiche ricevute da parte dei fan della saga, dal pubblico e dalla stampa il regista fu costretto ad abbandonare i progetti in essere con la Warner Bros. che aveva in cantiere altre pellicole legate al supereroe di Gotham City.
Tra i suoi film come non ricordare “Un giorno di ordinaria follia” con Michael Douglas (1993), oltre i due adattamenti cinematografici dei successi editoriali di John Grisham “Il cliente” (1994), che valse alla protagonista Susan Sarandon la candidatura all’Oscar come migliore attrice protagonista, e “Il momento di uccidere” (1996) con protagonisti Sandra Bullock, Matthew McConaughey, Samuel L. Jackson e Kevin Spacey.
Nel 2002 grande apprezzamento ha ottenuto il thriller “In linea con l’assassino” con Colin Farrell, mentre nel 2004 realizzò “Il fantasma dell’Opera“, tratto dal musical di Andrew Lloyd Webber, seguito da “Number 23” (2007), “Blood Creek” (2009) e “Twelve” (2010). Nel 2011 diresse la sua ultima opera con protagonisti Nicolas Cage e Nicole Kidman nel thriller “Trespass“, apprezzato al Toronto International Film Festival.
Carlo Saccomando