Sì allo scioglimento di Forza Nuova espresso da gran parte di Montecitorio, dopo trattative e sospesione dei lavori
La Camera ha approvato le due mozioni presentate in aula dal centrosinistra e dal centrodestra per lo scioglimento di Forza Nuova. Un’iniziativa che vuole sulle “dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista”
La Camera è arrivata al “si” con un accordo tra i due schieramenti e che hanno trovato un accordo con il governo. Dopo una giornata di trattative, e la sospensione dei lavori, sono stati presentati due testi diversi, anche se in sostanza sovrapponibili. Ogni schieramento ha votato il suo testo e si è astenuto sull’altro, ottenendo così un sostanziale sì unanime. Il governo, ha scelto di non prendere posizione ma di rimettersi all’aula.
Forza Nuova è nata il 29 settembre 1997. Si è caratterizzata ben presto per il forte richiamo al fascismo storico, al peronismo e al tradizionalismo cattolico, aggregando il dissenso giovanile della Fiamma Tricolore, frange di skinhead e nuclei autonomi.
I fondatori Fiore e Morsello erano ancora latitanti a Londra e avrebbero potuto rimpatriare solo nel 1999, quando ormai la magistratura non li poteva più perseguire perché i 66 mesi di carcere di Fiore erano oramai prescritti, e i 98 di Morsello inapplicabili in quanto quest’ultimo era in fin di vita per un cancro . L’11 novembre 1997 appare in internet il sito forzanuova.org.
Il lancio nazionale del gruppo avvenne con un convegno a Latina nell’aprile del 1998. Forza Nuova si collocava sullo scenario politico con l’obiettivo, a livello locale, di allargare i propri contatti su campagne concrete contro l’immigrazione, l’aborto, la criminalità e di tenere insieme l’ala della destra conservatrice-tradizionalista con quella sociale-antagonista.
Dal 1999 l’anno in cui sono tornati in Italia i fondatori il gruppo si è presentato ad elezioni con scarsi risultati, fino a giungere alla scissione nel 2020. Da due decenni i componenti di Forza Nuova si caratterizzano per il loro antisemitismo, negazionismo, omofobia, xenofobia e atti di violenza. L’Ultima aggressione è l’attacco alla sede della CGIL di Roma, nel corso della manifestazione No Vax. Con l’approvazione della mozione per il suo scioglimento, si appone la parola fine ad un’esperienza che non lascia una buona scia nella storia del paese.