• 22 Novembre 2024
  • DAL MONDO

Accordi di Abramo: Israele, Emirati Arabi e Bahrein firmano per la pace

Un giorno storico per la pace, nasce un nuovo Medio Oriente con un accordo che nessuno pensava fosse possibile e che a breve verrà firmato da altri cinque o sei Paesi arabi“. Donald Trump sigilla con nuove promesse la pax americana in Medio Oriente, formalizzata dalla firma alla Casa Bianca degli ‘accordi di Abramo‘, ossia le intese per la normalizzazione dei rapporti a 360 gradi tra Israele da un lato e gli Emirati Arabi e il Bahrein dall’altro, in cambio della sospensione dell’annessione della Cisgiordania.

Una nuova alba di pace, superiamo le divisioni e ascoltiamo il battito della storia“, gli ha fatto eco il premier israeliano Benyamin Netanyahu, che ha siglato le intese con i ministri degli Esteri degli altri due Paesi, rispettivamente Abdullah bin Zayed Al Nahyan e Khalid bin Ahmed bin Mohammed Al Khalifa.

accordi Abramo

Storici accordi di pace“, li ha definiti il presidente americano nel South Lawn della Casa Bianca, davanti ad una folla di centinaia di invitati con pochissime mascherine e senza distanziamento sociale.

Ma Emirati e Bahrein non sono mai stati in guerra con Israele, non sono trattati di pace come quelli siglati con l’Egitto nel 1979 e con la Giordania nel 1994. In ogni caso si tratta di intese storiche che cambiano la mappa e gli equilibri mediorientali, segnando l’accettazione di Israele nel mondo arabo e un’alleanza comune contro l’Iran, il nemico numero uno di Washington nella regione.

Israele Emirati Arabi Bahrein

Non mi stupisco dei terroristi palestinesi. Hanno sparato contro Israele proprio durante una cerimonia storica. Vogliono far retrocedere la pace, ma non ci riusciranno. Noi colpiremo chiunque tenti di colpirci, ma porgiamo una mano di pace a quanti vogliono la pace con noi“. Parole dure quelle del premier israeliano Benyamin Netanyahu in partenza dagli Stati Uniti, che ha commentato i lanci di razzi da Gaza avvenuti ieri mentre a Washington era impegnato a firmare accordi di pace e di normalizzazione con gli Emirati arabi uniti e con il Bahrein.

Al ritorno in Israele, ha aggiunto, lo attendono adesso tre compiti urgenti: “Combattere il coronavirus, combattere il terrorismo ed allargare il cerchio della pace“.

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