È il 30 dicembre 1953 quando negli Usa viene presentato il primo televisore ad uso casalingo compatibile con le trasmissioni a colori. È prodotto dalla Admiral Corporation, ha uno schermo da 15 pollici e costa 1175 dollari. Un prezzo a dir poco proibitivo, se lo si rapporta ai prezzi attuali: 1.175 dollari. L’apparecchio arriva in commercio a seguito di diversi anni di sperimentazioni.
In effetti, i primi esperimenti di trasmissione a colore vera e propria avvengono verso la fine degli Anni Quaranta negli Stati Uniti. Durante questi esperimenti viene messo a punto quello che dal 1953 sarà lo standard NTSC (National Television Systems Commitee). Le trasmissioni regolari iniziano sempre negli Stati Uniti nel 1954. Dalla metà degli Anni Sessanta diverse altre nazioni iniziano a diffondere programmi televisivi a colori: la Francia, la Germania e il Regno Unito iniziano le trasmissioni regolari nel 1967.
L’Italia, invece, sarà uno degli ultimi Paesi, tra il 1976 e il 1977, ad avviare ufficialmente le trasmissioni a colori, nonostante la Rai sia tecnologicamente pronta per trasmettere a colori già dalla nascita del secondo canale (4 novembre 1961).
Piero Abrate