È il 6 gennaio del 1911 quando per la rima volta la Nazionale di calcio dell’Italia indossa una divisa azzurra. Quel giorno l’Italia affronta a Milano in amichevole l’Ungheria che s’impone per 1 a 0, grazie ad un gol di Imre Schlosser. L’azzurro verrà in seguito adottato come colore per la rappresentativa nazionale italiana di ogni disciplina sportiva.
Durante il match d’esordio contro la Francia, risalente al 15 maggio del 1910, la nazionale di calcio italiana aveva indossato una divisa bianca. Perché dunque si era passati all’azzurro? Molti affermarono che questa scelta sia stata fatta in onore della Pro Vercelli, club piemontese molto vicino alla famiglia sabauda e vincitore di due scudetti di fila. Il colore prescelto era per l’esattezza il blu Savoia, colore ufficiale della casa reale. Lo stemma della famiglia, infatti, era rosso con una croce bianca, tutto su sfondo blu.
Di quella prima casacca facevano parte i calzoncini bianchi, rimasti tali anche oggi, e i calzettoni neri, nel tempo divenuti azzurri. In quanto alla maglia bianca fu nuovamente utilizzata durante i Giochi Olimpici del 1938, ma fatta eccezione per quella parentesi la Nazionale italiana ha sempre vestito, e continua a farlo, la maglia azzurra.
Piero Abrate