E’ l’8 gennaio del 1959 quando Fidel Castro entra trionfalmente all’Avana dopo l’abbandono del paese da parte del generale Batista. Si mostra alla folla su una jeep con la barba lunga e una divisa militare verde oliva: ha finalmente vinto la sua rivoluzione, sottraendo Cuba al dittatore che è fuggito dall’isola caraibica con i suoi fedelissimi e con i suoi milioni.
Fulgenzio Batista aveva preso il potere a Cuba con un colpo di stato nel 1952. Tra i suoi oppositori si era distinto subito il giovane Fidel Castro. Dopo l’assalto alla caserma Moncada con un manipolo di uomini, Castro era stato arrestato. Graziato dopo tre anni di galera, era fuggito in Messico dove aveva organizzato la rivoluzione che nell’arco di tre anni aveva spazzato via Batista, dando a Cuba una nuova storia. Entrando all’Avana aveva proclamato se stesso “Rappresentante delle Forze Armate Ribelli della Presidenza” e, insieme a stretti aiutanti e famigliari, aveva adibito casa e ufficio nell’attico dell’Hotel Tryp Habana Libre. Qui per diversi giorni s’incontreranno giornalisti, visitatori stranieri e ministri governativi
Si stima che il numero delle persone rimaste uccise nel corso della rivoluzione siano state oltre 5.000.