Nella città semidistrutta si combatte ancora attorno all'acciaieria, ultima resistenza ucraina
Una potente bomba è stata lanciata dalla Russia contro un ospedale nei pressi di Mariupol. Lo afferma un parlamentare ucraino, secondo il quale ci sarebbero 300 persone sotto le macerie, compresi bambini. L’ospedale è stato usato come rifugio dai civili.
L’ospedale colpito si trova vicino all’Avozstal, l‘acciaieria dove si sono asserragliati da giorni gli ultimi resistenti ucraini di Mariupol: marines e battaglione Azov. Gli stessi cui le truppe russe hanno intimato di arrendersi, ma senza successo. L’ultimatum è scaduto alle 15, ora italiana. La Russia avrebbe così deciso di distruggere completamente l’acciaieria. Il britannico The Guardian ha pubblicato un video in cui si vede un denso fumo alzarsi dalla struttura.
E’ durata poco più di un’ora la videoconferenza voluta dal presidente americano Joe Biden con gli alleati per fare il punto sulla guerra in Ucraina. Hanno partecipato i leader di Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Polonia, Romania e Regno Unito, oltre ai vertici europei e della Nato. Nell’incontro, ci si è accordati su una “ulteriore risposta coordinata all’aggressione della Russia contro l’Ucraina“, e si è discusso della “Necessità di ulteriori aiuti umanitari, finanziari e militari“. Lo fa sapere il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. “L’Ue svilupperà il Fondo di solidarietà per l’Ucraina per il sostegno immediato e la ricostruzione di un’Ucraina democratica“.
L’ex miliardario russo Oleg Tinkov scrive un clamoroso post su Instagram per confermare il suo no alla guerra in Ucraina, già espresso all’indomani dell’invasione. E lo fa con toni pesanti. Il banchiere, fondatore della banca Tinkoff, parla di guerra “folle“, e attacca i comandi militari e tutta la Russia: “Come possiamo avere un buon esercito se ogni altra cosa in questo paese è mer… ed è imbrattato di nepotismo e servilismo?“. L’oligarca definisce “idioti” quelli che utilizzano la “Z”, simbolo dell'”operazione militare speciale“. Ma per Tinkov, si tratta del 10% della popolazione. “Il 90% dei russi è contrario a questa guerra!“. Infine, in inglese, un invito agli occidentali: “Per favore, date al signor Putin una via d’uscita chiara per salvare la faccia e porre fine al massacro. Siate razionali e umanitari“.