ROMA. “Non ci sarà una manovra aggiuntiva”. Lo ha detto ad Agorà il vice premier Matteo Salvini, a cui è stato chiesto se per disinnescare le clausole di salvaguardia potrebbe esserci una manovra bis. Salvini ha detto che “non ci saranno nuove tasse, non ci sarà una patrimoniale o tasse sulla nuova casa”. “Stiamo lavorando invece a una revisione delle aliquote Irpef, per esempio per portare quella al 23% al 20%”.
Lo spread tra BTp e Bund apre stabile a 268,4 punti con un rendimento al 2,78%. “A me interessa – aveva detto in mattinata a Rtl 102.5 – che chi deve arrivare in Italia ci arrivi: il turismo per noi è come il petrolio per l’Arabia Saudita. Mi interessa che non ci sia una compagnia di bandiera venduta o svenduta a compagnie estere che poi farebbero gli interessi dei loro paesi. Senza commettere gli errori del passato, è troppo importante avere una compagnia di bandiera che punti sull’Italia e che riapra alcune rotte che sono state chiuse”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini a Rtl 102.5 interpellato sul dossier Alitalia e sulla possibilità che lo Stato salga fino al 51%. Salvini è stato inoltre interpellato sulle indiscrezioni di stampa secondo le quali il vicepremier avrebbe offerto a M5s una intesa per una alleanza alle europee ipotizzata anche dal leghista Borghi. “Non sto ragionando – ha detto – di gruppi unici di alleanze: le europee saranno un’opportunità di cambiamento, come Lega abbiamo le idee chiare su come deve cambiare l’Europa”. Nessun gruppo unico?, gli è stato chiesto:”Assolutamente no, abbiamo già i nostri alleati a livello internazionale”, ha detto. “Sugli equilibri politici scopro sui giornali di pensare cose che non sapevo che io pensassi”. “Non conosco l’inchiesta” che ha portato ai domiciliari i genitori di Matteo Renzi e “non mi permetto di giudicare il lavoro dei magistrati. Da avversario politico non ho niente da festeggiare perché le battaglie le voglio vincere con le idee, con i fatti, voglio che gli italiani scelgano Salvini non perché hanno arrestato due anziani genitori. Io festeggio quando arrestano i camorristi”, ha spiegato. “Evidentemente è stato un eccesso, ma sentirsi insultare dai senatori del Pd può far perdere i nervi. Conosco Giarrusso, è tutt’altro che un manettaro”, ha detto ancora commentando il gesto delle “manette”, incrociando i polsi, fatto ieri dal senatore M5S Mario Michele Giarrusso verso i senatori dem fuori dell’Aula della Giunta per le Immunità.