In poche ore è diventato virale il video che ritrae un paziente trovato senza vita in un bagno del pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Sulla tragica tragica circostanza sono in corso le indagini della polizia, coordinate dal pm di turno Liana Esposito (VI sezione, “Lavoro e Colpe Professionali”, coordinata dal procuratore aggiunto Simona Di Monte) e da un primo esame sembrerebbe farsi largo la possibilità che l’uomo sia stato colto da un infarto.
Per questo motivo gli inquirenti hanno deciso di sottoporre a sequestro la salma al fine di effettuare un esame autoptico con il quale si potrà chiarire in maniera inequivocabile quali siano state le cause del decesso.
L’autore del filmato, Rosario La Monica, 30enne del quartiere Marianella di Napoli, intervistato dall’Ansa ha voluto spiegare il motivo per il quale ha ripreso e postato immagini considerate da molti inappropriate: “Quel video e anche altri li ho girati e anche messi su Facebook per far capire che lì ci trattano come appestati, anziani abbandonati e lasciati soli, come è successo a quel vecchio morto in bagno, che era vivo quando sono entrato”.
Rosario racconta che l’uomo deceduto era un compagno di stanza “Non usciva dal bagno e quindi sono entrato. Non riusciva a respirare perché aveva il Covid. Gli ho buttato dell’acqua in faccia e poi ho chiesto aiuto, ma nessuno mi dava retta. Sono arrivati dopo mezz’ora ed era già morto. Non riesco a sopportarlo”.
“Ho girato quelle immagini perché volevo far vedere quello schifo: quando ho chiesto aiuto nessuno mi dava ascolto, c’è stato pure chi mi ha detto ‘fatti i fatti tuoi'”, aggiunge l’autore del video. “Ero da due giorni in ospedale, – continua Rosario, che è positivo al coronavirus – per problemi di respirazione. Quella persona era con me in stanza, insieme con altri vecchietti che io, che stavo meglio, aiutavo”.
Di video Lamonica afferma di averne girati parecchi, perché voleva che si potesse sapere cosa stava succedendo nell’ospedale: “Ne ho girati anche altri, – dice ancora – proprio perché, se morivo lì, qualcuno poteva sapere cosa ci stava succedendo”. Lamonica ora si trova in isolamento nella propria abitazione, in attesa del risultato di un altro tampone. “Dopo quel video – conclude – mi hanno rispedito a casa. Io lì ho anche aiutato una signora che non riusciva a respirare. Ho chiamato i medici e li ho costretti praticamente con la forza ad intervenire”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il direttore generale dell’ospedale Cardarelli, Giuseppe Longo, che ha affermato: “La cosa più deplorevole è il video che ieri è passato su tutti i canali di informazione. Che un decesso avvenga in un bagno è una notizia che probabilmente deve essere diffusa, è giusto sapere determinate notizie. Ma è deplorevole la modalità con cui è stata data la comunicazione. In modo particolare è deplorevole aver registrato e diffuso il video. Per noi e per tutta l’azienda la vita è sacra dall’inizio alla fine, la persona è al centro del nostro sistema di assistenza”.