L’11 novembre del 1940 gli Stati Uniti vivono una situazione particolare: in alcune zone del Paese il clima è quasi estivo, con temperature che raggiungono i 28 gradi. Una situazione meteo che muterà rapidamente e che il giorno successivo si trasformerà in quello che gli storici hanno definito come Armistice Day Blizzard, una tempesta di neve e gelo collegata sul calendario al giorno in cui a Compiègne venne firmato nel 1918 l’accordo di pace per la Prima Guerra Mondiale.
Ma ad “alterare” il clima è anche l’imminente ingresso degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale, cosa che avverrà il 7 dicembre dell’anno successivo. Tornando all’11 novembre 1940, a Camp Holabird – una base militare alle porte di Baltimora, nel Maryland – un gruppo di alti graduati attende la consegna uno strano veicolo, uno dei tre prototipi realizzati sulla base di un capitolato a cui aveva collaborato il ‘colonnello’ Arthur W.
Herrington (ex ingegnere della Harley Davidson Motorcycle Company) e consulente del Quartermaster Corps, per dotare rapidamente l’esercito di un mezzo leggero – light reconnaissance vehicle – capace di trasportare tre militari, di cui un mitragliere sul sedile posteriore. Lo consegna la American Bantam, piccola azienda nata dalla bancarotta dell’American Austin Car Company (dal 1929 al 1934 aveva prodotto in Usa la Seven).
I punti salienti del bando lanciato a giugno (e inviato a 135 aziende Usa) per questo inedito fuoristrada sono capacità di carico di 272 kg, passo inferiore a 190 cm, altezza inferiore a 91 cm, motore in grado di assicurare una velocità compresa tra 5 e 80 km/h, carrozzeria di forma rettangolare, trazione integrale e riduttore a 2 velocità (normali e ridotte), parabrezza ripiegabile, tre sedili, fari anche oscurabili, massa complessiva inferiore a 590 kg (valore poi innalzato a 980 kg).
Nell’ipotesi dell’entrata in guerra l’Esercito aveva deciso di trovare un sostituto, più funzionale e più leggero, per il Darling, un veicolo nato su base Marmon nel 1935 con carico utile di mezza tonnellata e destinato all’artiglieria, corpo che lo aveva però utilizzato in un numero limitato di esemplari. Al modello 40 BRC – il primo ad essere completato e che soddisfa il bando dell’US Army – hanno lavorato tutti i dipendenti della American Bantam, capeggiati da Charles Harry Payne (vendite); Frank Fenn (presidente) Karl Probst (progettista) e Harold Crist (factory manager) – lavorando gomito a gomito con il colonnello William F. Lee (fanteria US Army).
E il prototipo 40 BRC della Bantam viene consegnato il 23 settembre, quasi subito giudicato non adeguato, soprattutto per il peso eccessivo e la limitata potenza del motore. Così l’Esercito accelera le procedure di esame dei prototipi Willys Quad (nome legato alla trazione 4×4) e Ford Pygmy, che arrivano a Camp Holabird rispettivamente l’11 e il 23 novembre.
Nata sulla base delle indicazioni che l’US Army aveva ‘affinato’ dopo l’esame della Bantam, la Willys Quad poteva contare sul progetto di Delmar Gerle Roos, vicepresidente e responsabile engineering di Willys-Overland Motors. A Ross, riconosciuto padre del motore Go Devil che gli storici indicano come uno degli elementi che convinsero l’Esercito a scegliere questo progetto, si devono successivamente modelli iconici della Willys come la CJ-2A, la CJ-3A, la Station Wagon e il modello Truck, a cui il capo ingegnere applico uno schema di sospensivo (detto Planar) che aveva ideato nella sua precedente presenza alla Studebaker.
Così l’11 novembre 1940 inizia, di fatto, la storia della prima ‘jeep’ (termine che era già in uso in ambiente militare per indicare le reclute, le nostre ‘spine’, e di conseguenza i nuovi veicoli al loro debutto sotto le armi) e che sarà prodotta, anche assieme a Ford – coinvolta per la maggiore capacità industriale – con diverse sigle a partire da MA e MB. Della prima Willys Quad vennero costruiti solo due prototipi ma con i modelli industrializzati si arrivò delle due versione ‘army’ (produzione Willys e Ford) cifra di 634.569 unità.
Bisogna invece attendere il 1950 per vedere – con la registrazione da parte della Willys Overland – il nome Jeep come vero e proprio marchio di fabbrica.