Sono tanti anche il 5 novembre i Santi e i Beati celebrati dalla Chiesa cattolica. Tra questi San Guido Maria Conforti, fondatore vissuto tra Ottocento e Novecento. Oggi, invece, vi vogliamo parlare di San Leonino (Leoninus), vescovo di Padova che si ritiene sia vissuto nella prima metà III secolo. Nel catalogo dei vescovi della diocesi, redatto nel XIII secolo e menzionato nel Liber Regiminum Paduae, proposto in una versione corretta da Ludovico Antonio Muratori, San Leonino figura al decimo posto dopo Suero e prima di Mariano.
Di San Leonino si parla anche si parla nella “Cronica in factis et circa facta Marchie Trivixane” di Rolandino di Padova e nel “Liber Niger” della Biblioteca Capitolare di Padova si afferma che fu “canonizzato”. Viene citato con la frase patavus pauper sed virtutibus radians.
Inizialmente il corpo di San Leonino si trovava nella basilica di Santa Giustina, nell’area dell’annesso oratorio opilioniano, poi i resti furono traslati entro un’arca collocata sotto la mensa di un oratorio eretto in onore del santo in località Prato della Valle su proprietà del cenobio. Tale oratorio venne chiuso al culto nel 1808.
Dopo il 1809 le reliquie di San leonino furono traslate nella chiesa cattedrale di Padova depositate dietro l’altare della cappella di san Lorenzo Giustiniani, dove su una lapide c’è la scritta: “Corpus beati Leolini episcopi patavini”.
Alessio Yandusheff Rumiantseff