Sono numerosi i Santi e i Beati celebrati dalla Chiesa cattolica nella giornata del 3 novembre. Fra questi Sant’Elerio, Santa Ida, il Beato Simone Ballacchi e San Martino De Porres di cui abbiamo parlato l’anno passato. Oggi, invece, vogliamo festeggiare Santa Silvia, madre di San Giorgio Magno.
Come scrive Gianpiero Pettiti, Silvia fu “una mamma: tenera, affettuosa, premurosissima. E non lasciamoci impressionare se da lei ci separano suppergiù 1500 anni, perché certi valori e certe qualità sono eterni e sempre attuali. Silvia nasce intorno al 520, per alcuni a Roma, per altri a Subiaco o addirittura in Sicilia, in una famiglia di condizioni modeste”.
Silvia nasce a Roma intorno al 520 in una famiglia di modeste condizioni, terza di tre figlie tra cui Emiliana e Tarsilla, anch’esse sante. Nel 538 sposa il senatore Gordiano appartenente aduna nobile famiglia romana. La coppia va ad abitare nella villa degli Anici sul colle Celio al Clivo di Scauro, dove oggi si trova la chiesa di San Gregorio al Celio. Avrà due figli, il primogenito Gregorio, verrà eletto al soglio pontificio nel 590.
Rimasta vedova intorno al 573, si ritira in una casa sull’Aventino chiamata Cella Nova, seguendo la regola benedettina e dedicando il resto della sua vita alla preghiera, alla meditazione e all’aiuto dei malati e dei più bisognosi. Il figlio Gregorio continua invece ad abitare nella villa paterna, che trasforma in monastero e dove erige una chiesa dedicata a sant’Andrea (l’attuale oratorio di Sant’Andrea al Celio). In questo periodo sua madre si preoccupa di fargli recapitare ogni giorno un pasto caldo, temendo che l’austerità della vita eremitica comprometta ulteriormente la salute già cagionevole di Gregorio.
Silvia muore nel 592; papa Gregorio la fa seppellire nel monastero di Sant’Andrea, nel sepolcro dove già si trovano le sorelle Tarsilla ed Emiliana, e vi fa dipingere la sua immagine con la croce nella destra e un libro nella sinistra recante la scritta Vivit anima mea et laudabit te, et iudicia tua adiuvabunt me (Vive la mia anima e ti loderà, e i tuoi giudizi mi aiuteranno).
Qui, nel 1603, il cardinale Cesare Baronio farà erigere l’oratorio di Santa Silvia al Celio e in quello stesso anno otterrà da papa Clemente VIII che il nome di santa Silvia sia inserito nel Martirologio Romano al 3 novembre.
Su sollecitazione invece di papa Giovanni XXIII, il 23 febbraio del 1959, nel quartiere Portuense, viene istituita una parrocchia dedicata alla madre di San Gregorio Magno, la cui chiesa viene aperta al culto nel 1968.
Alessio Yandusheff Rumiantseff