Durante il Consiglio dei Ministri precedente all’approvazione delle ultime misure anti Covid contenute nel Dpcm del 18 ottobre il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora si era battuto con tutte le forze per scongiurare la chiusura di palestre, piscine e centri sportivi, nonostante il parere contrario del Comitato tecnico scientifico che identifica queste strutture come possibili luoghi di contagio soprattutto nel caso in cui le norme di comportamento non venissero seguite alla lettera.
Motivo per cui il premier Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo Dpcm, aveva dato un’ulteriore settimana di tempo a tutte le strutture sportive del Paese per potersi ‘allineare’ con le nuove linee guida. Inoltre Spadafora, nei giorni scorsi, aveva annunciato che entro questo venerdì sarebbero state presentate norme più stringenti per palestre e piscine. Il ministro è stato di parola: da oggi entra in vigore il nuovo protocollo attuativo emanato dal Dipartimento per lo Sport attraverso le “Linee guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere“, che di fatto aggiorna quelle dello scorso 19 maggio.
Il nuovo protocollo, che si aggiunge alle linee guida emanate già lo scorso maggio, che prevedono la distanza minima di 2 metri quando si pratica sport o di un metro in assenza di attività fisica, l’igienizzazione delle attrezzatture tra un esercizio e l’altro, borse sigillate in cui riporre i propri indumenti riguarderà solo lo sport di base, mentre sarà facoltà delle singole società sportive o federazioni adottare misure più stringenti in base alle esigenze dettate dalla propria disciplina.
Sarà obbligatorio rilevare la temperatura all’ingresso dei centri sportivi con i termoscanner, l’uso obbligatorio della mascherina all’entrata, tra un esercizio e l’altro, negli spogliatoi, nei passaggi tra le sale, in eventuali punti ristoro nella struttura. Sostanzialmente bisognerà indossare il dispositivo di protezione individuale in qualsiasi momento trascorso all’interno di piscine e palestre tranne durante l’esecuzione dell’esercizio. I bambini dovranno essere accompagnati obbligatoriamente da solo un genitore.
Per quanto riguarda i gestori dovranno allestire dispenser di gel disinfettante ogni 300 metri quadri, senza dimenticare i fondamentali rotoloni di carta, per garantire la corretta igienizzazione di attrezzature e pesi dopo l’utilizzo e dovranno mettere a disposizione specifici recipienti per lo smaltimento dei materiali monouso e di quelli informativi.
Per le attività e i corsi di gruppo, il numero massimo di persone consentite è 5mq per partecipante, mentre per quanto riguarda le attività svolte all’interno di piscine natatorie, va garantito uno spazio minimo di 7mq per persona presente.
Come avviene oggi bisognerà prenotare la propria sessione o lezione attraverso specifiche app oppure attraverso la registrazione su un apposito registro cartaceo per le strutture meno capienti, così da evitare assembramenti e aumentare esponenzialmente i rischi di contagio. Infine alla fine di ogni turno la struttura andrà obbligatoriamente sanificata.
Nel caso in cui si venisse colti in fallo per la mancata attuazione delle nuove norme saranno previste sanzioni pecuniarie che a partire da 280 euro o 560 in caso di recidiva.
Carlo Saccomando