Il 14 ottobre la Chiesa cattolica celebra numerosi Santi e Beati. Tra questi San Celeste di Metz, San Domenico Loricato, San Gaudenzio di Rimini e San Callisto, che fu papa nel III secolo e del quale abbiamo parlato un anno fa. Oggi abbiamo scelto San Fortunato di Todi, vissuto nel VI secolo e che nella città umbra, in qualità di vescovo prestò assiduamente assistenza ai malati.
Durante il suo episcopato fece erigere la chiesa di San Pietro Apostolo e convertì al cattolicesimo gli abitanti del castello di Pantalla, fondato nel periodo augusteo, facendo demolire il tempio di Pan e tagliare il bosco a lui consacrato. Secondo quanto riportato nei suoi Dialoghi da San Gregorio Magno, Fortunato tenne il seggio della città umbra prima del 553, anno in cui i Goti, sconfitti definitivamente, abbandonarono l’Italia.
Nel Martirologio Romano si legge: “A Todi in Umbria, san Fortunato, vescovo, che, come riferisce il papa san Gregorio Magno, rifulse di immensa virtù nel prestare assistenza ai malati”.
A lui è dedicata la chiesa di San Fortunato a Todi costruita nel XII secolo e la pieve di Murlo, borgo presso Siena, un tempo sede dell’omonimo Feudo vescovile. È anche patrono di San Fortunato della Collina (frazione del comune di Perugia) ed a lui è intitolato una delle chiese più antiche di Perugia situata al lato dell’Arco Etrusco.
Alessio Yandusheff Rumiantseff