Il Nobel per l’economia è stato assegnato ai due economisti statunitensi Paul Milgrom e Robert Wilson, rispettivamente di 72 e 83 anni ed entrambi professori alla Stanford University, esperti di aste. Il riconoscimento è stato attribuito dalla Banca Centrale di Svezia per “il miglioramento della teoria dell’asta e l’invenzione di nuovi format delle aste“
Nella motivazione della Sveriges Riksbank si legge: «Le aste influenzano la nostra vita quotidiana e che i vincitori di scienze economiche di quest’anno, hanno migliorato la teoria delle aste e inventato nuovi formati di aste, a vantaggio di venditori, acquirenti e contribuenti in tutto il mondo». Wilson, con i suoi studi ha mostrato perché «gli offerenti razionali tendono a fare offerte al di sotto della loro migliore stima del valore comune: sono preoccupati per la maledizione del vincitore, cioè di pagare troppo e perdere».
Robert Wilson, classe 1937, è professore emerito e distinto di Management. Ha reso importanti contributi alla scienza del management e all’economia aziendale. Ha anche partecipato alla riformulazione dell’organizzazione industriale con la teoria dei giochi non cooperativa. La sua ricerca nella tariffazione non lineare ha influenzato in particolare l’industria energetica, ed è stato il relatore di Milgrom.
Wilson ha sviluppato una teoria per l’asta degli oggetti con un valore comune (quello che è incerto prima dell’asta ma uguale per tutti alla fine): esempi sono il valore delle frequenze radio o il volume di un minerale in una data area. Wilson ha mostrato come i puntatori razionali tendessero a fare offerte sotto la loro stima più alta per il valore comune: sono preoccupati, cioè, della “winner’s curse”, la maledizione del vincitore, che consiste nel pagare troppo e sostanzialmente perdere.
Paul Milgrom, classe 1948, è professore dal 1987: esperto della “game theory” è specializzato nella teoria delle aste e nelle strategie dei prezzi ed e’ il creatore del teorema “No trade” insieme a Nancy Stockey. Insieme a Wilson ha creato il protocollo delle aste che la Fcc, la commissione federale per le comunicazioni americana, usa per determinare quale compagnia telefonica si aggiudichi quali frequenze.
Milgrom ha formulato una teoria più generale sulle aste che non regola solo i valori comuni ma anche i valori cosiddetti privati, cioè che variano da compratore a compratore. Ha analizzato le strategie di puntata in un numero di format di aste molto note, dimostrando che il format dà al venditore un ricavo più alto quando chi punta sa di più del valore attribuito dagli altri compratori.
Carlo Saccomando