• 22 Novembre 2024
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Turismo, giornata mondiale: la ripresa dai piccoli borghi

Domenica  è stata la 41esima Giornata mondiale del turismo. La Giornata che si tiene ogni anno il 27 settembre è voluta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite ed ha avuto il suo battesimo nel 1979. Purtroppo non  è stato un bell’anniversario, e la conferma è venuta dall’Organizzazione mondiale delle Nazioni Unite che monitora e promuove il turismo,  che ha proposto notizie poco confortanti, che mostrano con la forza dei numeri il grave impatto che Covid-19 ha avuto sul settore.

Turismo 2020, il bilancio di un anno difficile. In tutto il mondo, gli arrivi dei turisti internazionali sono crollati del 93 per cento nel mese di giugno 2020 rispetto allo stesso mese del 2019. Secondo l’ultimo bollettino dell’Unwto, nel 2020 il calo complessivo è stato del 65 per cento.  Non era mai successo, e i motivi sono noti: i paesi di tutto il mondo hanno chiuso i propri confini e introdotto restrizioni di viaggio come risposta alla pandemia.

Quale è la realtà attuale per il vasto mondo del turismo? Oggi siamo ancora incerti e aspettiamo la svolta. Nelle ultime settimane un numero crescente di nazioni ha ricominciato a riaprire timidamente le porte ai turisti internazionali. Il “Barometro” riporta che, all’inizio di settembre, il 53 per cento delle destinazioni mondiali ha allentato le restrizioni di viaggio. Tuttavia, molti governi rimangono cauti.

Giornata mondiale turismo

Giornata Mondiale del Turismo 2020: esaminati a fondo i danni provocati all’economia

La caduta brusca e improvvisa degli arrivi ha messo a rischio milioni di posti di lavoro e imprese. Il bilancio sui posti di lavoro è stato pesante. Il massiccio calo della domanda di viaggi internazionali nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2020 si è tradotto in una perdita di 440 milioni di arrivi internazionali e circa 460 miliardi di dollari USA di entrate, venute a mancare al giro di affari del turismo globale. Per avere un’idea dell’enormità: questa cifra è pari a cinque volte la perdita nelle entrate del settore, registrata nel 2009, quando in tutto il mondo imperversava la crisi economica e finanziaria.

Guardando al futuro, sembra probabile che la domanda di viaggi e la fiducia dei consumatori resteranno basse fino alla fine dell’anno. L’estensione degli scenari al 2021 punta a un cambiamento di tendenza l’anno prossimo, sulla base però di quelle che al momento sono solo ipotesi. La risalita della china presuppone tre scenari: tutto cambierà solo se ci sarà una revoca graduale e lineare dei divieti di viaggio, se sarà già pronto un vaccino e soprattutto se i viaggiatori torneranno ad avere fiducia verso il viaggio. 

Anche nella più rosea delle ipotesi, secondo il rapporto delle Nazioni Unite, prima di vedere risultati incoraggianti, anche da punto di vista economico, servirà aspettare. Il ritorno ai livelli del 2019 in termini di arrivi turistici richiederebbe un tempo compreso tra due anni e mezzo e quattro anni.

Giornata Mondiale del Turismo 2020: richiamata l’attenzione su una risorsa  troppo spesso dimenticata

Valorizzare il proprio territorio, approfittando della grande opportunità del cosiddetto “turismo di prossimità”. L’Unwto ha designato il 2020 come Anno del turismo e sviluppo rurale. Quest’anno dunque si può trasformare in un’opportunità per promuovere il potenziale del turismo e  creare nuovi posti di lavoro nelle campagne, nei borghi dimenticati, nei piccoli villaggi e in generale in regioni “fuori dai circuiti” dove prima della pandemia non si sono mai registrati flussi turistici intensi.

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