«A me interessa dove sarà l’Italia nel 2023. Penso solo a questo. Non partecipo ad altri giochi, non concorro ad altri incarichi». Il chiarimento arriva direttamente dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano la Stampa ha negato qualsiasi pensiero in riferimento ad una futura candidatura come Presidente della Repubblica.
Il premier ha inoltre sottolineato di voler gettare le basi per «rendere il Paese più veloce, più moderno, più verde, più digitale» e per farlo sarà fondamentale sfruttare al meglio gli investimenti, le riforme e i progetti che il governo ha in mente di attuare.
Interrogato sulle elezioni Regionali e amministrative il presidente del Consiglio non considera il risultato “una débâcle storica” per il MoVimento 5 Stelle: «Nelle competizioni territoriali M5S ha sempre conseguito risultati inferiori rispetto alle politiche.» La convinzione è quella che gli Stati generali saranno l’occasione giusta per rilanciare l’azione politica del movimento e per promuovere un processo di crescita e trasformazione.
Sui progetti in essere per i prossimi mesi afferma: «Siamo al lavoro per una riforma del Fisco che ci permetta di arrivare ad un sistema più equo ed efficiente, è il momento di agire». E incalza i partiti sulla riforma della legge elettorale dopo il risultato schiacciante del referendum sul taglio dei parlamentari: «Dobbiamo accelerare sull’iter già avviato in Parlamento».
Intanto stasera andrà in scena il vertice con i capigruppo della maggioranza. I prossimi nodi da sciogliere saranno le modifiche ai decreti sicurezza e il Mes. Sul tavolo anche le modifiche al dl sicurezza e la fiducia sul decreto Covid, ottenuta al Senato con uno scarto di appena 23 voti (143 sì contro 120 no).
Carlo Saccomando