PECHINO. La Cina è in allarme per le pesanti precipitazioni climatiche, fenomeni che colpiscono la parte centrale del Paese. Due mesi di pesanti inondazioni, come non accadeva da decenni, stanno colpendo la Cina centrale e di sudest e mettendo a dura prova la diga delle Tre Gole, la più grande opera idroelettrica al mondo alle prese in questi giorni con il maggior afflusso di acqua nella sua storia.
Secondo i media statali, il fiume Yangtze si è ingrossato per i carichi eccezionali di decine di affluenti e sta convogliando nel bacino dello Hubei oltre 75 milioni di litri al secondo: già questa mattina, 11 bocche di scarico della diga sono state aperte per eliminare 49,2 milioni di litri d’acqua, il rilascio più grande mai fatto dal completamento della sua costruzione avvenuta nel 2003 dopo 12 anni di lavori.
Il livello d’acqua nelle Tre Gole ha raggiunto i 145 metri di altezza e sta salendo ancora tanto che sabato è atteso il picco a 165,5 metri.
La struttura ha un’altezza di 185 metri e il ministero delle Risorse idriche, volendo rassicurare, ha ricordato che è stata concepita per resistere alla pressione fino a 175 metri.
Le ultime immagini diffuse sull’emergenza non hanno placato i timori: a monte delle Tre Gole, la megalopoli di Chongqing è finita sottacqua come non accadeva dal 1981 e quasi 300mila persone sono state evacuate, mentre a valle la minaccia pende sulle province di Hunan, Henan e Hubei.
In quella del Sichuan, che circonda Chongqing, è a rischio la statua del Buddha gigante di Leshan. Soccorritori e volontari sono stati impegnati a proteggere un capolavoro con 1.200 anni di storia: le acque alluvionali hanno raggiunto le dita dei piedi per la prima volta dal 1949.
Le inondazioni minacciano di far deragliare la fragile ripresa del Paese, già colpito dalla crisi del Covid-19: si stimano danni per almeno 20 miliardi di dollari, mentre l’Accademia cinese delle scienze sociali ha lanciato l’allarme sulla sicurezza alimentare, con un divario degli approvvigionamento di circa 130 milioni di tonnellate entro la fine del 2025. Il presidente Xi Jinping è dall’inizio della settimana in un tour di ispezioni nella provincia di Anhui, altra area provata dalle inondazioni.
Giuseppe Muri