ROMA. Inefficienze e scarsa qualità dei servizi erogati dalla P.a impattano sulla crescita del nostro Paese con una perdita di circa 70 miliardi di Pil e, nel confronto internazionale, su 36 Paesi OCSE, fanno scivolare l’Italia al terzultimo posto passando dalla 20esima alla 33esima posizione: questi, in sintesi, i risultati di un’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio sulla qualità della burocrazia e il suo impatto sulla crescita economica del Paese.
“Il Governo può e deve semplificare le procedure per un Paese più efficiente e sicuro, con minori costi e più investimenti in formazione e nuove tecnologie. Una opportunità da non perdere assolutamente”, commenta il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.