È morto oggi in ospedale Riccardo Cesarino, il bimbo di 10 anni che il 29 maggio scorso era rimasto gravemente ustionato dopo un esperimento di scienze nella sua abitazione di Collegno, nel torinese. Il ragazzino aveva riportato ustioni sul 60% del corpo ed era ricoverato in rianimazione all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.
Il bimbo aveva provato in casa l’esperimento chiamato il “Serpente del Faraone“, che prevede di mescolare bicarbonato di sodio, sabbia, zucchero e alcol. Le sue condizioni erano apparse subito gravi nonostante i soccorsi immediati della madre, che era in casa e ha provato a spegnere le fiamme. Anche un vicino di casa era accorso per aiutare. Il bambino aveva subito diverse operazioni, ma non è mai uscito dal reparto di rianimazione. In procura è stato aperto un fascicolo, al momento senza indagati.
Dopo la notizia del decesso il sindaco di Collegno, Francesco Casciano, ha manifestato la propria vicinanza, a nome di tutta la città, nei confronti dei genitori del piccolo: “Tutta Collegno, la scuola e i suoi compagni, gli amici, le parrocchie, la comunità intera ha sperato e pregato per Riccardo. Abbiamo seguito fiduciosi tutte le operazioni e i bollettini medici. Ora rimane il silenzio e la vicinanza ai genitori.”
Il primo cittadino ha proseguito il messaggio di cordoglio lanciando un importante monito, ovvero quello di stare attenti alle insidie presenti su internet, soprattutto per quanto riguarda l’emulazione di certe “imprese” pericolose: “Riccardo però ci ha insegnato che il web ormai è un mondo sconfinato, nasconde pericoli che dobbiamo tutti comprendere e riconoscere per difendere noi stessi e i nostri figli.“
Il giorno delle esequie sarà proclamato il lutto cittadino: “il sacrificio di Richi serva a tutti noi per innalzare la soglia delle attenzioni. Ricordiamoci sempre che ciascuno con le proprie azioni e i propri messaggi può lavorare per il bene e per il male dell’umanità.” conclude infine Casciano.
Carlo Saccomando