Con appena quattro vittorie avrebbe raggiunto il re dei re dello sci, l’eroe incontrastato degli Anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, Ingemar Stenmark. Ma quel primato di 86 vittorie non riuscirà ad eguagliarlo. Certo, poco importa perché Lindsey Vonn, che ha oggi annunciato il ritiro dopo i Mondiali in Svezia, resterà la più grande sciatrice della storia. Non tanto per l’incredibile numero di vittorie in coppa del mondo (82, quattro in meno del mito svedese), che l’hanno comunque fatta diventare la sciatrice più vincente di tutti i tempi davanti a leggende come l’austriaca Annemarie Moser-Proll o la svizzera Vreni Schneider, quanto perché ha vinto tutto quello che c’era da vincere, facendolo nel modo più bello e per 15 ininterrotti anni.
Atleta incredibile e polivalente, la Vonn ha scritto la storia dello sci, con un oro olimpico e due iridati, quattro Coppe del Mondo generali e 16 di specialità. A conquistare milioni di appassionati ha contribuito anche il suo sorriso ammaliante. Lindsey lascia a causa lascia perché le sue ginocchia, martoriate da anni di infortuni e operazioni, non ce la fanno più.
“Sono state due settimane emozionanti in cui ho preso la decisione più difficile della mia vita – ha scritto Lindsey sul suo profilo Instagram – e ho accettato di non poter continuare a gareggiare sugli sci. Parteciperò ai Mondiali di discesa e SuperG ad Aare e queste saranno le ultime gare della mia carriera. Mi sono sempre spinta al limite e questo mi ha permesso di avere un successo straordinario ma anche incidenti drammatici. Non ho mai voluto che la trama della mia carriera riguardasse gli infortuni e per questo motivo ho deciso di non far sapere a nessuno che mi ero sottoposta a un intervento chirurgico a primavera. Una gran parte della cartilagine è stata rimossa. Il mio incidente a Lake Louise lo scorso anno è stato molto più problematico di quello che ho fatto trasparire, ma ho continuato a gareggiare perché volevo vincere una medaglia alle Olimpiadi per il mio nonno”.