ROMA. Le auto a noleggio a breve termine stanno diventando sempre più uno strumento strategico a supporto della mobilità turistica e aziendale nel nostro Paese. Lo dimostrano i dati forniti dalla ANIASA (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici) e riferiti ai primi 9 mesi dello scorso anno: oltre 10.600 sono stati i noleggi registrati negli aeroporti italiani (+6% vs lo stesso periodo del 2017). Lo sviluppo delle attività di locazione nei 10 scali in cui si sono registrati tassi di noleggio più elevati è andato ben oltre l’aumento del flusso di passeggeri (+11% contro il +5%), trainato in particolare dall’offerta di mobilità low-cost. Positivi gli investimenti presso gli aeroporti di Roma Fiumicino, Napoli e Bologna che hanno reso più fruibili i servizi di noleggio.
Il fatturato è stato di oltre 665 milioni di euro, in leggera crescita rispetto allo stesso periodo del 2017. Significativo anche l’aumento dei giorni di noleggio che hanno superato la soglia record dei 18 milioni (+5%). A stimolare lo sviluppo della domanda è stata anche l’offerta di noleggio low-cost, con i clienti che hanno beneficiato di un nuovo, deciso calo dei prezzi di noleggio (-4% rispetto all’anno precedente).
Milano Malpensa (anche grazie al boom del traffico internazionale), Roma Fiumicino e Catania guidano la graduatoria dei siti aeroportuali in cui si sono registrati più noleggi, rispettivamente con 292.089, 273.018 e 236.083 veicoli noleggiati.
Spostando l’attenzione sul raffronto tra la crescita dei noleggi e quella dei passeggeri, va sottolineato il boom delle attività di rent-a-car presso gli scali di Olbia (+40%), Palermo (+22%), Venezia (+15%), Bari (+14%) e Pisa (+11%), dove lo sviluppo dei rentals è stato decisamente superiore alla crescita dei passeggeri.