L’emergenza legata al Coronavirus rende la situazione nella quale staimo vivendo le ultime settimane sempre più mutevole, fluida e in continuo movimento. Ogni misura stabilita dal governo e dagli enti locali è figlia di un’attenzione particolare nei confronti della salute pubblica, bene comune di inestimabile valore, e non di un becero allarmismo, come molti media all’estero stanno cercando di far passare.
Lo sport solitamente segue delle proprie regole, ma in questo particolare caso deve sottomettersi a disposizioni che provengono dai piani alti: secondo quanto trapelato dalle ultime riunioni in corso tra regione Piemonte, prefettura, istituzioni scolastiche e sanitarie starebbero pensando alla disputa a porte chiuse del match di ritorno di Coppa Italia tra Juventus e Milan.
Una decisione che coglie di sorpresa molti tifosi juventini, difatti la società sul proprio sito aveva annunciato che lo Juventus Stadium sarebbe stato aperto “a tutti tifosi non residenti nelle regioni Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e nelle province di Pesaro e Urbino e Savona.” E per tifosi si intendeva sia quelli di fede rossonera che quelli bianconeri.
A questo punto si attende in giornata la decisione ufficiale da parte della regione Piemonte. A differenza del caso inerente Juventus-Inter, non ci sarà la possibilità di far slittare la gara, nonostante la Madama perda un notevole incasso.
Per quanto riguarda la questione del tifo, sicuramente il dodicesimo uomo in campo potrebbe rappresentare un valore aggiunto per la squadra di casa, ma in questo caso la polemica sarebbe di poco conto visto che la Juve parte leggermente avvantaggiata grazie al risultato dell’andata. L’1-1 in trasferta obbliga gli ospiti a dover segnare almeno un gol per poter sperare nella finale, lo 0-0 si rivelerebbe un risultato fatale.
Inoltre non vanno dimenticate le defezioni in casa rossonera: mancheranno gli squalificati Castillejo, Theo Hernandéz e sopratutto Zlatan Ibrahimovic, giocatori fondamentali per il Milan attuale. Senza considerare che il portiere Gianluigi Donnarumma è reduce da un recente infortunio, anche se le condizioni fisiche sono in netta ripresa.
A questo punto sarebbe il caso di affermare che le polemiche saranno riservate a Juventus-Inter, mentre per Juventus-Milan si lascerà spazio al gioco del calcio, come è giusto che sia, nonostante le possibili restrizioni o addirittura lo stadio vuoto. Perché preservare la salute pubblica è più importante che alimentare le sterili polemiche da bar.
Carlo Saccomando