Dopo un avvio in calo contenuto le Borse europee imboccano con decisione la china discendente sulla scia del cambio di rotta dei futures Usa. Sui mercati incombe il timore che l’espandersi del Coronavirus prosegua in zone finora non toccate, come gli Stati Uniti, con un impatto significativo sull’economia globale. La peggiore è Francoforte (-2,26%), seguita da Parigi (-1,8%), Milano e Londra (entrambe -1,5%).
L’avvio di seduta per Piazza Affari era stato leggermente in calo: l’indice Ftse Mib era arretrato dello 0,56% a 22.961 punti, per poi perdere ulteriormente terreno toccando il -1,5%.
Le quotazioni dell’oro ancora in lieve rialzo sui mercati asiatici. Stamani il lingotto con consegna immediata passa di mano a 1.646 dollari l’oncia, in rialzo dello 0,6%. Restano intonate all’insegna della debolezza le quotazioni del petrolio, anche se il greggio americano segna un lieve recupero rispetto alle forti perdite di ieri. I contratti sul greggio Wti guadagnano 10 centesimi a 50 dollari al barile rispetto alla chiusura di ieri; il Brent invece è in lieve ulteriore discesa dello 0,1% a 54,9 dollari al barile.
Allarme dall’agenzia di rating Moody’s: se il coronavirus dovesse tramutarsi in una pandemia, sarebbe recessione globale, e le probabilità che ciò accada sono verosimilmente alte e aumentano con il crescere dei contagi in Italia e in Corea del Sud. Secondo il report l’economia globale rallenterà di 0,4 punti fino al 2,4% nel 2020.