FERRARA. Impossibile non lasciarsi travolgere dall’affascinante storia di Ferarra, città dai mattoncini rossi. Se decidete per una visita nel breve trascorrere di un week-end, i vicoli e i colori vi faranno innamorare di questa cittadina. D’obbligo è la visita al Castello degli Estensi, perfetta sintesi architettonica tra una fortezza medievale ed un palazzo rinascimentale. Per chi è amante della pittura non può mancare una visita al Palazzo Diamante che custodisce la meravigliosa mostra del pittore De Chirico. A maggio qui si rivive l’esperienza rinascimentale con il Palio, che vede gare e competizioni tra le otto contrade per aggiudicarsi il prezioso drappo dedicato a San Giorgio, patrono della città.
Prima città moderna e tra le signorie più importanti e culturalmente fondanti del rinascimento italiano, Ferrara fu una delle capitali europee della cultura, dell’arte, della politica, della gastronomia, nonché punto di riferimento per artisti, poeti e cantori. La dinastia estense, grande famiglia di mecenati eccentrici e colti, fu capace di trasformare in tre secoli un centro rurale in un capolavoro del rinascimento dichiarato Patrimonio dell’Umanità. Sotto il dominio degli Este, infatti, Ferrara conobbe i suoi secoli di maggiore fioritura, ospitando le più importanti personalità dell’epoca in campo artistico e letterario e rivestendo un ruolo di primissimo piano in molti campi.
Il Castello degli Estensi. Imponente nella sua mole trecentesca, simbolo di potenza ed equilibrio di una delle più importanti ed illuminate signorie europee, il Castello Estense si eleva a rappresentante della città di Ferrara nel mondo. Le sue imponenti mura conobbero le vicende, le gesta, gli intrecci amorosi ed i capricci di innumerevoli personaggi che segnarono la storia estense, una storia che ancora oggi aleggia nelle ricche stanze di un monumento che ha vissuto una doppia vita: dapprima maniero inespugnabile e successivamente splendido ed invidiabile palazzo di corte.
Gli altri monumenti. Annoverata dal 1995 tra i luoghi patrimonio dell’umanità Unesco, la città di Ferrara prese forma tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento sulla base di un disegno urbanistico di nuovissima concezione progettato da Biagio Rossetti. Dal quartiere medievale, nucleo originario della città, con le sue strade strette e caratteristiche, si passa alle spaziose architetture rinascimentali, massima espressione della rivoluzione estense, dove sorgono meravigliosi palazzi costruiti come residenze dei signori e oggi intatti nel loro raccontare: su tutti Palazzo dei Diamanti, Palazzo Schifanoia (in questo periodo chiuso per lavori di messa a norma antisismica) e la Palazzina Marfisa d’Este. Da visitare è la Cattedrale, posta nel cuore della città: fu una delle mete privilegiate delle passeggiate di Ludovico Ariosto; lui stesso, nelle Satire, ci ricorda quanto gli piacesse “passeggiar fra il Domo e le due statue de’ Marchesi miei” (Satire, VII, 151).
Una città a dimensione bici. “Città delle biciclette” per antonomasia, Ferrara è indissolubilmente legata alla cultura delle due ruote, una città dove i ciclisti regnano padroni delle strade. Centinaia di chilometri tra città e provincia pensati, creati, piegati al piacere della pedalata. Tra i tanti percorsi interni alla città, uno di quelli indubbiamente più suggestivi è quello che attraversa la cinta muraria, che circonda il centro storico per nove chilometri pressoché ininterrotti, costituendo uno dei sistemi difensivi più imponenti del Medioevo e del Rinascimento.