TORINO. Cominciate alle ore 7 di questa mattina bagnata, a Torino, le operazioni per disinnescare l’ordigno bellico, una bomba d’aereo inglese da 500 libbre (circa 250 kg, di cui 65 di tritolo mentre il resto è composto da materiale ferroso), trovato nel centro della città durante gli scavi del teleriscaldamento. Diecimila abitanti sono stati evacuati nei quartieri San Salvario e Crocetta, quella della zona rossa. Nella zona gialla, invece, circa 50mila residenti hanno potuto optare per restare in casa, o non, seguendo precise istruzioni. I mezzi pubblici sono stati deviati, mentre la metropolitana risulta limitata a Porta Nuova, dove è ferma la circolazione dei treni. Chiuso anche lo spazio aereo, con ritardi e voli cancellati. Alle ore 9 gli artificieri del 32esimo Reggimento Genio della Brigata Alpina Taurinense hanno iniziato a operare sulla bomba della Seconda Guerra Mondiale: dovranno prima renderla inoffensiva, e poi e trasportarla in una cava di Ciriè, dove sarà fatta brillare. La bomba, classificata come General-pourpose bomb, fu sganciata dai quadrimotori della Royal Air Force (Raf) durante il raid aereo del 28 novembre 1942 lungo l’asse da Porta Nuova al Lingotto. L’evento della bonifica dell’ordigno sarà costantemente seguito dalla prefettura e dal Centro operativo comunale.
Il reggimento genio guastatori, interviene quando richiesto in attività a supporto della popolazione. Ordinato su di un comando di reggimento, compagnia di supporto logistico e battaglione genio guastatori, costituisce la risorsa dedicata alla mobilità, schieramento e combattimento in ambito Brigata. Alimentato con personale volontario, il reggimento è di stanza a Torino.