NAPOLI. Saranno numerosi gli ospiti dell’undicesimo Congresso Nazionale di Legambiente, che, da domani venerdì 22 novembre, si svolgerà a Napoli fino al 24 presso il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. I temi al centro dell’evento riguarderanno l’ambientalismo scientifico, la lotta all’illegalità, le vertenze contro i ladri di futuro, il coinvolgimento attivo dei cittadini a partire dai giovani, la costruzione delle mobilitazioni per azionare le giuste leve del cambiamento, e la riconversione ecologica dell’economia. Al congresso non poteva mancare l’intervento del ministro dell’Ambiente Sergio Costa, a pochi giorni, tra l’altro, dalla firma degli emendamenti governativi che aggiungono al decreto Clima un surplus di norme. Tra queste, come dallo stesso Costa postato sulla sua pagina Facebook, l’istituzione dei “caschi verdi per l’ambiente”, una squadra di esperti che svolgeranno il difficile compito di tutelare e salvaguardare l’ambiente delle aree nazionali protette e delle altre aree riconosciute in ambito internazionale per il particolare pregio naturalistico.
«Alla crisi ambientale, causata dai cambiamenti climatici e dal sovrasfruttamento delle risorse naturali, che richiede scelte radicali nel modo di produrre e consumare, si sommano quella sociale, segnata da disuguaglianze insostenibili, e quella culturale, che vede messi a rischio diritti fondamentali e la nostra stessa democrazia. Ognuno di noi, per il ruolo che ha, è chiamato a fare scelte chiare e coraggiose. È il momento di intraprendere la strada giusta per saldare la centralità della persona e la tutela dell’ambiente, il progresso economico e la solidarietà, l’innovazione tecnologica e il diritto al lavoro, la lotta alla crisi climatica e una migliore qualità della vita. In quello che possiamo definire il tempo del coraggio, la scelta di un’ecologia integrale, per citare le parole di Papa Francesco, rappresenta una chiave importante con cui affrontare le sfide che ha davanti l’umanità e mobilitare anche le nuove generazioni», dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente.
Alcuni dati riguardo l’inquinamento, pervenuti da Legambiente, indicano che nel 2018 la concentrazione media di CO in atmosfera ha raggiunto i 410 ppm (parti per milione). E lʼ11 maggio del 2019 è stato sfondato il muro dei 415 ppm. Allʼinizio dellʼera preindustriale, tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800 questo valore non superava i 280 ppm. Secondo lʼAgenzia internazionale per lʼenergia il valore dei sussidi alle fonti fossili nel 2017 è stato superiore a 300 miliardi di dollari. Il petrolio risulta il settore più sussidiato (con il 45% del totale), seguito da gas (23%) e dal carbone (<1%). I Paesi che maggiormente elargiscono sussidi al settore Oil&Gas sono Iran (45 miliardi di dollari), Cina (38) e Arabia Saudita (37). LʼItalia è al sesto posto, tra Egitto e Indonesia, con 18,8 miliardi di euro di sussidi, diretti e indiretti, alle fonti fossili.
Il congresso di Napoli sarà arricchito, oltre che da un vasto programma, anche dalla mostra “L’italia del coraggio”, allestita al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. Qui i protagonisti saranno l’economia circolare, le telecomunicazioni, il ciclo dell’acqua, i nuovi materiali, le infrastrutture, la prevenzione, le singole realtà imprenditoriali, le associazioni di categoria, e i consorzi. Innovazione, ricerca, sperimentazione, investimenti, visione, responsabilità animano le imprese quando entrano a far parte dell’Italia del coraggio, facendo trionfare la sostenibilità, al fine di tutelare il Pianeta e il futuro dell’umanità.