MILANO. Il tanto atteso e altrettanto reclamizzato ritorno in televisione di Celentano ha deluso molti fans e pare abbia mandato su tutte le furie i vertici di Canale 5 che hanno investito parecchio, credendo di fare il botto di questo inizio di anno televisivo.
Prima di esprimere qualche considerazione sul cartoon Adrian, va detto che nella parte in diretta, sulla scena del Camploy di Verona, Celentano si è proposto con il contagocce, meno di 10 minuti nelle due puntate e per la maggior parte del tempo ha fatto scena muta, ripetendo i suoi proverbiali lunghi silenzi, che non brillano per originalità e non stupiscono più nessuno.
Ha fatto sentire la sua voce solo nel brevissimo dialogo-confessione con Frassica nei panni di un improbabile fraticello. Celentano penitente cerca di liberarsi la coscienza ammettendo “Padre ho lasciato illudere Canale 5 che avrei partecipato fisicamente allo spettacolo, ma io non potevo, perché dovevo seguire ‘Adrian’, che è la mia anima”. Frassica abbozza e ribatte “Non ti posso assolvere. Sono un prete Rai, non un prete Mediaset” con il cantante che ribatte “E perché? Fanno gli stessi programmi. Quello che fa la Rai, lo fa Mediaset. Quello che poi fa Mediaset, lo fa due volte la Rai”. La scenetta si conclude con il frate che si arrende “Hai ragione, ti assolvo. In nome del padre, del Silvio e del sacro ascolto”. E cosi sia.
Deluso anche chi si attendeva l’altrettanto rituale predica laica di Celentano. Il compito di entrare nell’attualità è stato lasciato all’attore Giovanni Storti (orfano di Aldo e Giacomo con cui ha composto il mitico trio) che ha fatto lo slalom tra Reddito di cittadinanza e pensioni; tra sicurezza in casa e per strada e gli immigrati.
Ma la grande novità di questo progetto, studiato e realizzato per vari anni, è stato Adrian, cartoon disegnato da Milo Manara, che ha come protagonista un timido orologiaio, che si trasforma in un supereroe per affrontare loschi figuri autori di malefatte, che rappresentano la corruzione, la violenza e l’arroganza che si respirano in tante grandi città. Accanto a lui, innamorata e disincantata, c’è Gilda (che non è difficile individuare in Claudia Mori). Il cartoon Adrian ha mosso solo i primi due passi; l’intera vicenda si snoda in nove episodi e quindi è presto per dare un giudizio compiuto, ma perplessità sono già emerse. Nonostante la riservatezza che ha accompagnato tutta la sua produzione, soprattutto i costi per realizzarla, si sa che, oltre alla sceneggiatura dello stesso Celentano e della moglie e ai disegni di Manara, hanno collaborato il compianto Vincenzo Cerami per i testi, Nicola Piovani per le musiche, diversi sceneggiatori della scuola torinese di Baricco e un esercito di illustratori, ed tecnici con diverse specializzazioni.